Vaccino AstraZeneca, indagini sui sintomi comuni dopo i decessi
Le morti sospette di tre persone dopo la somministrazione del vaccino di AstraZeneca hanno alzato la soglia di allarme. I pm indagano sulle cause
La notizia dei sequestri del lotto ABV2856 del vaccino di AstraZeneca in tutta Italia, in seguito alle morti sospette di tre persone, ha generato inevitabilmente un’ondata di panico tra chi ha ricevuto una dose (indipendentemente dal lotto in questione) e chi potrebbe riceverla a breve, tra militari e docenti. Centinaia le telefonate ai centralini di Asl e centri vaccinali, come riporta l’Ansa, da parte di persone che chiedono rassicurazioni in merito alla sicurezza del farmaco.
Mentre vengono svolte tutte le verifiche del caso, l’Ema e l’Aifa hanno spiegato che al momento non sarebbe emersa alcuna correlazione tra le morti del sottufficiale della Marina Stefano Paternò, e sull’agente dell’anticrimine Davide Villa, pur avendo sospeso, in via precauzionale, la somministrazione del lotto in questione.
Morti dopo il vaccino, le indagini della procura
Intanto la procura di Siracusa ha avviato le indagini sulla morte di Paternò, disponendo l’autopsia e iscrivendo una decina di persone nel registro degli indagati per omicidio colposo. Anche la procura di Catania ha aperto un fascicolo, al momento senza indagati, con l’ipotesi di omicidio colposo per la morte di Villa.
La terza morte sospetta è quella di un altro militare, a Trapani, morto per infarto 48 ore dopo la somministrazione del vaccino. Anche su questo decesso c’è molta cautela nel suggerire una correlazione tra i due eventi: “Allo stato non vi sono evidenze da cui desumere che l’infarto sia stato causato o anche concausato dal vaccino, ma sono in corso altri accertamenti di tipo istologico”, ha spiegato all’Ansa il procuratore di Trapani.
Morti dopo il vaccino, i pm indagano sui sintomi
Per far luce sulle cause dei decessi e le possibili relazioni con la somministrazione del vaccino, i pm siciliani hanno unito le forze anche con la procura di Napoli, in merito al decesso di un’insegnante di 62 anni dopo il vaccino, cercando di confrontare le sintomatologie emerse nei quattro casi.
Al Corriere della Sera, il procuratore di Catania ha spiegato: “Capisco che è doveroso somministrare il vaccino AstraZeneca, ma da parte nostra abbiamo il dovere di accertare quali eventuali effetti ha potuto provocare. Lo stiamo facendo studiando i sintomi e quindi sovrapponendo le cartelle cliniche di chi non ce l’ha fatta nelle quattro città. Di qui la necessità di un collegamento immediato fra tutte le procure”.
Nel caso di Villa, “sono stati individuati diversi trombi, compresa una occlusione della vena porta. Gli effetti devastanti potrebbero determinarsi in soggetti predisposti, nei trombofiliaci. Alcuni eccipienti non sarebbero tollerati da chi ha problemi venosi. Questa ipotesi ci porta anche a Napoli perché la sintomatologia dell’insegnante deceduta sarebbe simile a quella riscontrata a Catania. Di qui la necessità di confrontarci fra diverse Procure. Senza allarmismi. Lo dico perché i miei agenti di scorta si sono vaccinati come Davide Villa e stanno benissimo”.
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