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Usa il nome di Totò Riina su Facebook e deride i carabinieri: 24enne latitante arrestato a Olbia

Il 24enne si vantava di sfuggire alle forze dell'ordine muovendosi liberamente per tutta la Sardegna, dopo una condanna per aver seviziato un compagno di cella

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Claudio Carollo

GIORNALISTA

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di cronaca e attualità economico-politica, interessandosi nel tempo di tematiche sociali e sport. Ha collaborato con diverse testate nazionali, con esperienze anche in radio.

Si vantava sui social di essere latitante scrivendo tra i soprannomi sul suo profilo Facebook “Totò Riina”. Un 24enne sardo originario di un paese del Logudoro è stato arrestato a Olbia dai carabinieri di cui si faceva beffe sui social. Era ricercato dai primi di maggio, quando sarebbe dovuto finire in carcere per scontare una condanna definitiva a 4 anni e 9 mesi

L’arresto

“Sono latitante ahahah” scriveva sul suo profilo Facebook, scriveva il 24enne.

I militari della Compagnia di Ozieri lo hanno identificato nella serata di giovedì 18 maggio mentre passeggiava per le vie del centro. Secondo quanto riportato da ‘Castedduonline’, è stato notato dai carabinieri appostati lungo l’affollata via Veneto mentre camminava da solo. Coperto dal cappuccio della felpa ha cercato di nascondere la sua identità, ma sarebbe stato riconosciuto dal Comandante della stazione dei carabinieri del suo paese d’origine che l’avrebbe portato a tradirsi chiamandolo con il suo nome.

Ammanettato, è stato condotto in caserma per le formalità di rito e trasferito nel carcere sassarese di Bancali.

Il curriculum criminale

Il giovane latitante è stato condannato a una pena di 4 anni e 9 mesi di carcere, inflitta con sentenza definitiva dal tribunale per i minorenni della Corte d’appello di Cagliari per dei fatti risalenti al giugno 2016 quando, 17enne, era recluso nell’Istituto Penale per Minori di Quartucciu.

Nonostante la giovane età, all’epoca era già responsabile di diversi reati contro il patrimonio e nel carcere minorile si era reso protagonista insieme ad altri reclusi di un tentativo di fuga incendiando mobili e suppellettili del penitenziario. In quell’occasione aveva anche seviziato con un bastone un giovane compagno di cella.

La condanna

Subito dopo la condanna della Sezione per i Minorenni della Corte d’Appello di Cagliari, il 24enne si era reso irreperibile, ma continuando a muoversi liberamente in tutta la Sardegna e senza nemmeno rinunciare all’attività sui social.

Le indagini dei militari della Compagnia di Ozieri, guidati dal capitano Gabriele Tronca, sono scattate subito dopo, incentrando le ricerche nella zona di Olbia, dove il giovane è stato poi fermato.

Fonte foto: ANSA

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