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POLITICA ESTERA

Ursula von der Leyen e i messaggi all'ad di Pfizer Albert Bourla durante il Covid: perché indaga la Procura

Indagine conoscitiva (e senza accusati) in merito ai messaggi fra Ursula von der Leyen e l'ad di Pfizer Albert Bourla per la fornitura di vaccini anti Covid

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Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

La Procura europea indaga sullo scambio di messaggi fra Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, e l’ad di Pfizer, Albert Bourla, in merito alla maxi-commessa di vaccini contro il Covid che portò a un accordo da 20 miliardi di euro.

Ursula von der Leyen e gli Sms con Pfizer

Al momento non ci sono indagati e quella avviata dalla Procura Ue è un’indagine conoscitiva. Le ipotesi di reato: interferenza nelle funzioni pubbliche, distruzione di Sms, corruzione e conflitto di interessi.

La Procura europea Eppo nell’ottobre del 2022 aveva annunciato un’inchiesta sugli approvvigionamenti dei vaccini anti-Covid.

Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea.

Poi fece seguito l’inchiesta aperta dalle autorità locali nella città di Liegi all’inizio del 2023, dietro la denuncia presentata dal lobbista locale Frédéric Baldan. Si aggiunsero poi le denunce dei governi ungherese e polacco (che però sarebbe sul punto di ritirare l’istanza).

Cos’è la Procura europea Eppo

La Procura europea (Eppo) è un organismo indipendente che dal 2021 indaga e persegue i reati che ledono gli interessi finanziari dell’Unione.

Il ruolo del New York Times

Il caso mediatico venne sollevato dal New York Times, che parò di una “diplomazia personale” di Ursula von der Leyen in occasione del terzo contratto per la fornitura di vaccini Pfizer firmato a maggio 2021. Il giornale scrisse di “messaggi e telefonate con Albert Bourla” scambiati “per un mese” che le autorità europee non resero mai pubblici.

Proprio il New York Times citò von der Leyen il 25 gennaio 2023 innanzi alla Corte di giustizia dell’Ue per la mancata pubblicazione dei messaggi.

La Commissione europea si è fino ad oggi rifiutata di rivelare il contenuto degli Sms o anche solo di confermarne l’esistenza.

Tutto questo avviene in un periodo assai delicato per Ursula von der Leyen: la commissaria uscente si è candidata per un secondo mandato alla guida della Commissione europea, carica che ricopre dal 2019. Il suo mandato scadrà poco dopo le elezioni europee che si terranno tra il 6 e il 9 giugno.

Ursula von der Leyen candidata a un secondo mandato

Il cosiddetto Pfizer-gate si aggiunge ad altre problematiche che da mesi agitano i vertici dell’Unione: l’ombra di presunti pagamenti da parte della Russia a eurodeputati per fare propaganda e il Qatar-gate.

Fonte foto: IPA

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