Twitter, Elon Musk licenzia metà del personale: a casa quasi 4 mila dipendenti, abolito lo smart working
Drastico taglio del personale, dopo l'acquisizione Elon Musk manda a casa la metà dei dipendenti di Twitter
A pochi giorni dall’acquisizione di Twitter per 44 miliardi di dollari, arriva il drastico taglio del personale deciso da Elon Musk. L’uomo più ricco del mondo ha avviato il licenziamento di massa dei dipendenti della piattaforma social: per circa la metà dei 7.500 dipendenti questa sarà l’ultima settimana con Twitter.
Twitter, Elon Musk licenzia metà del personale
Elon Musk ha licenziato metà del personale di Twitter, lasciando a casa circa 3.700 dipendenti, la metà della forza lavoro della società californiana. Sia il New York Times che il Washington Post hanno visionato la copia di una mail interna inviata nei giorni scorsi ai dipendenti dell’azienda.
Il messaggio ordinava di non tornare in ufficio questa mattina, venerdì 4 novembre, giorno in cui diventa operativa la riduzione del personale.
Secondo il Nyt i termini del taglio dell’organico potrebbero però ancora cambiare, ai lavoratori licenziati potrebbero venire offerti 60 giorni di indennità di fine rapporto.
Stop allo smart working
Non solo un drastico taglio del personale: il nuovo Twitter targato Elon Musk prevede anche l’abolizione dello smart working per i dipendenti. Nelle intenzioni del fondatore di Tesla e SpaceX ci sarebbe infatti la volontà di invertire la politica aziendale sul lavoro da remoto.
Musk chiederà ai dipendenti rimanenti di presentarsi al lavoro in ufficio, anche se potrebbero essere fatte alcune eccezioni.
Inserzionisti in fuga
Subito dopo l’acquisizione di Twitter, Elon Musk ha licenziato l’ex Ceo, Parag Agrawal, e diversi top manager. E ha annunciato che in futuro gli utenti che vogliono avere la “spunta blu”, ovvero un account verificato, dovranno pagare 8 dollari all’anno.
Ora il drastico taglio del personale. Misure che sembrano preoccupare gli inserzionisti pubblicitari, che costituiscono la fonte principale delle entrate di Twitter. Le grandi aziende temono inoltre i possibili piani di Musk per allentare le regole di moderazione dei contenuti sulla piattaforma.
Secondo quanto riporta il Wall Street Journal, diverse importanti società come L’Oréal, Pfizer, Audi, Volkswagen e General Motors stanno sospendendo le loro campagne sul social.