Rimini, impiegata delle poste avrebbe sottratto 60mila euro
I soldi erano sottratti a clienti anziani, ora la donna, già licenziata, rischia il processo
Avrebbe sottratto la somma di circa 60mila euro dai conti e libretti degli anziani clienti di un ufficio postale della provincia di Rimini. È l’accusa nei confronti di un’impiegata delle Poste, ora indagata per peculato, riporta Il Resto Del Carlino.
La donna, una cinquantenne, era stata già licenziata da Poste Italiane e in questi giorni ha ricevuto la notifica dell’avviso di conclusioni delle indagini nei suoi confronti, che dovrebbero portarla a processo. È stata indagata anche la direttrice dell’ufficio postale che “venuta a conoscenza del reato compiuto dalla sua dipendente, in più occasioni l’avrebbe aiutata ad eludere le investigazioni dell’Autorità e inducendo alcuni clienti a non presentare denuncia contro la collega”, si legge negli atti. Anche la direttrice ha ricevuto l’avviso di conclusione indagini e potrebbe essere rinviata a giudizio per il reato di favoreggiamento.
I fatti risalgono al 2015, quando alcuni clienti dell’ufficio postale del Riminese si accorsero di alcune anomalie sui loro libretti o depositi postali. Si trattava di clienti anziani che ricevevano direttamente sul loro conto l’accredito della pensione dall’Inps. Chiedendo spiegazioni all’impiegata, con la quale avevano instaurato un rapporto di fiducia, ricevettero risposte evasive su presunti guasti ai terminali. Gli anziani decisero allora di rivolgersi alla direttrice che, invece di aiutarli, prese le difese dell’impiegata. Finché una coppia di clienti decise di scrivere alla Direzione centrale delle Poste e denunciare gli ammanchi dai conti. Così è scattata l’indagine che ha portato alla scoperta dell’impiegata: gli accessi ai conti dei clienti erano stati fatti dal suo terminale e con la password che solo lei poteva conoscere. Inoltre, i fatti sono avvenuti quando la donna era in servizio. Scoperta la sottrazione di denaro, ora l’impiegata e la direttrice rischiano il processo e a breve potrebbero ricevere la notifica del rinvio a giudizio.