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Parcheggia la Ferrari in un posto disabili, è lite sui social

L'imprenditore napoletano, dopo la figuraccia social, ha iniziato a insultare il consigliere che lo aveva denunciato

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Mirko Ledda

EDITOR E FACT CHECKER

Scrive sul web da 15 anni, muovendo i primi passi come ghost writer e facendo attività di debunking delle notizie false. Si occupa principalmente di pop economy, con particolare attenzione ai temi legati alla tecnologia e al mondo digitale, all'industria alimentare e alla sanità.

Ha parcheggiato la Ferrari su un posto auto per disabili a Napoli, e il consigliere regionale dei Verdi gli ha fatto fare una figuraccia sui social, tacciandolo di inciviltà. La vicenda è diventata virale sul web, soprattutto perché l’imprenditore Pino Bozza ha poi insultato il politico Francesco Borrelli, minacciando di portarlo in tribunale.

Gli insulti sui social

“Volevo dedicare questa storia al consigliere regionale Borrelli, chi c… è, chi crede di essere? Masaniello?”, ha urlato Pino Bozza in un video su Instagram. “Ieri ho pubblicato una storia in cui mi fermo un attimo con la Ferrari in un posto disabili, e lui ha pubblicato il video infangando il mio nome”.

E ancora, tra un insulto e un altro, ha annunciato: “Presto ci vediamo in tribunale”. Fra gli improperi, ne sono volati alcuni di natura omofoba. Il popolo dei social si è schierato con il rappresentante dei Verdi, ormai noto per essere un giustiziere del web. A quanto riporta ANSA, il consigliere sarebbe solito denunciare sui social network episodi di malcostume nel capoluogo campano.

La risposta di Francesco Borrelli

Il consigliere regionale dei Verdi ha commentato così su ANSA: “In soli due video è riuscito a sintetizzare perfettamente l’inciviltà che combattiamo. Alla guida senza cintura, mentre fuma una sigaretta che lancia poi dal finestrino, si riprende con lo smartphone distogliendo lo sguardo dalla strada. Sommando il turpiloquio, le minacce e le offese, che sono proseguiti anche attraverso dei messaggi ai miei profili social, direi che questo individuo non avrebbe potuto fare di peggio. Ci riserviamo di tutelarci in tutte le sedi”.

Ha poi aggiunto: “Questo tipo di mentalità lascia basiti. Tale individuo, tra l’altro, si presenta come un imprenditore con circa duecento dipendenti regolarmente contrattualizzati, quasi come se volesse presentare tale dato come un lasciapassare per fare quello che gli pare. Gli facciamo notare che il rispetto delle regole è uno dei principi cardine in uno stato di diritto e non una magnanima concessione. Stigmatizziamo inoltre le frasi gravemente omofobe del secondo video, perfettamente rappresentative del modo di pensare e di vivere di questo signore. Purtroppo alcune persone si comportano come se vigesse la legge della giungla. Messi davanti ai loro atteggiamenti incivili e prevaricatori non trovano di meglio che offendere”.

 

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