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CRONACA NERA

La fidanzata di Manuel Bortuzzo: "Ho temuto che fosse morto"

La ragazza smentisce il loro coinvolgimento con la rissa scoppiata nel locale all'Axa. Si cercano ancora i colpevoli dell'agguato

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

A prendere parola sul ferimento del giovane Manuel Bortuzzo, talentuoso nuotatore colpito forse per errore da un proiettile, è la fidanzata. Martina, 16 anni, ha assistito al tragico momento in cui il colpo di arma da fuoco ha raggiunto il torace di Manuel.

«Quel motorino nero è spuntato dal nulla. Manuel e io eravamo di spalle. Pioveva. Avevamo i giacconi tirati su. All’improvviso lui si è girato verso di me e ha gridato “Mi hanno sparato, chiama Alessandro”, il suo amico, e si è accasciato a terra. Ho temuto che fosse morto». Questa è la drammatica dichiarazione di Martina, riportata dal Messaggero. «Noi con la rissa al pub e gli spari non c’entriamo niente» afferma Martina, avvalorando l’ipotesi di scambio di persona che ha condotto la coppia di assalitori a sparare a Manuel in piazza Eschilo, a pochi chilometri da Ostia.

La rissa, scoppiata al locale dove Manuel e Martina erano diretti, ha impedito ai due di partecipare alla serata, motivo per il quale gli inquirenti reputano improbabile un coinvolgimento del ragazzo. Ma proprio per fugare ogni dubbio, si indaga per approfondire tutte le dinamiche relazionali di Manuel. «Con Manuel ci vediamo da pochissimo» continua Martina, come riferisce il Messaggero. «Lui era arrivato a Roma in autunno, conosceva solo noi del nuoto e della foresteria della Guardia di Finanza dove alloggiava». Circa le precedenti relazioni dei due ragazzi, Martina racconta: «Non so neanche chi fosse la sua ragazza precedente. Il mio ex ragazzo è fuori Roma, è andato al funerale del nonno a Napoli. È un tipo per bene che non ha mai avuto attriti con Manuel o altri».

L’occhio della giustizia è puntato su una persona presumibilmente coinvolta nella rissa, che tuttavia continua a negare la sua partecipazione nella faccenda. Si valuta il coinvolgimento di una gang di pugili, affiliata ai clan dei Casalesi che già in passato è incappata in controlli per possesso di armi e cocaina.

Il Messaggero riporta che ora Manuel è fuori pericolo di vita, ma non ha mostrato ancora segni di ripresa delle funzionalità motorie delle gambe. Alberto Delitala, il medico che ha preso in cura Manuel, afferma che si procederà con una risonanza magnetica per avere il quadro esatto della situazione clinica del ragazzo.

Fonte foto: Ansa

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