Test medicina 2023 venduti a 20 euro su Telegram? La ministra Bernini convoca i rettori, i possibili scenari
Un esposto al Tar protesta contro una supposta compravendita di domande del test di ingresso a medicina
Test di accesso a medicina falsati. Questo è il contenuto di un esposto al Tar di uno studio legale di Roma, secondo cui le risposte all’esame erano vendute su alcuni canali Telegram per 10 20 euro l’una.
Il test di aprile e quello di luglio
Per la prima volta, nel 2023, i test di ammissione alle facoltà di medicina, chirurgia e odontoiatria sono stati svolti non tutti nello stesso periodo dell’anno, ma in due sessioni differenti.
La prima si è svolta nel mese di aprile e la seconda in quello di luglio e da questa discrepanza, creata per agevolare lo svolgimento stesso dei test, si sarebbe generato un problema che avrebbe falsato la graduatoria.
Uno studio legale di Roma ha infatti presentato un esposto in procura e un ricorso collettivo al Tar del Lazio, in cui si sostiene che le domande dei due test fossero uguali e che le soluzioni fossero in vendita per 10 o 20 euro su alcuni canali Telegram.
La reazione del ministero
L’esposto ha immediatamente attirato l’attenzione del ministero per l’Università e la Ricerca e la titolare del dicastero Anna Maria Bernini ha convocato i rappresentanti della Conferenza dei rettori italiani, la CRUI.
Questa associazione, che riunisce 61 università, si occupa dell’organizzazione del TOLC, acronimo che sta per Test OnLine CISIA, più comunemente conosciuto come il test d’ingresso a medicina.
Quest’anno la prova consisteva in 50 domande da completare in 90 minuti di tempo, con argomenti che spaziavano dalla chimica alla fisica fino alla comprensione del testo.
I possibili scenari
Al momento la non validità delle graduatorie è ancora tutta da provare e CRUI ha respinto ogni accusa, sottolineando che i punteggi sono stati attribuiti nel pieno rispetto di quanto stabilito dagli atti ministeriali.
Lo stesso ministero però ha intenzione di fare chiarezza in tempi brevi. Tra meno di un mese cominceranno infatti le lezioni universitarie e, per non ritardarne l’inizio, sarà necessario stabilire se le graduatorie di medicina siano o no valide.
In totale, tra le due sessioni di aprile e luglio, sono 145.989 gli studenti che hanno preso parte al test di medicina. La facoltà è particolarmente ambita e importante anche data la mancanza di medici nel Sistema Sanitario Nazionale.