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RITIRO PRODOTTI ALIMENTARI

Carne di scottona ritirata dai supermercati Lidl per salmonella, richiamato un lotto di tartare di bovino

Ritirato per rischio salmonella un marchio di tartare di scottona di bovino adulto. I riferimenti del lotto e cosa fare in caso ci si accorga di averlo acquistato

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Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Il Ministero della Salute ha ordinato il ritiro dai supermercati di un marchio di tartare di carne di scottona per possibile contaminazione da salmonella. Il richiamo riguarda un solo lotto: chi lo avesse acquistato è invitato a riportarlo al supermercato, dove potrà scegliere fra il rimborso e la sostituzione.

Tartare ritirata per rischio salmonella

Il lotto in questione è già stato interamente ritirato dagli scaffali e tutti gli altri sono sicuri, quindi i consumatori non corrono alcun rischio.

Il ritiro alimentare riguarda il lotto 26324TK della tartare di carne scottona di bovino adulto da 200 grammi prodotta per Lidl dall’azienda Fiorani & C. srl di via Coppalati 52 a Piacenza. La confezione riporta come data di scadenza l’11/07/2024.

La confezione di tartare ritirata per rischio salmonella.

Altri recenti ritiri alimentari hanno riguardato un marchio di riso a rischio cadmio e tranci di pesce spada con mercurio oltre i limiti.

Dove si trova la salmonella

Come spiega il sito dell’Iss (Istituto Superiore di Sanità), la salmonella è il batterio più comune nel caso di infezioni alimentari. La salmonella è presente in natura con più di 2.000 varianti, ma i ceppi più diffusi nelle infezioni umane e animali sono solo due: salmonella enteritidis e salmonella typhimurium.

L’infezione si trasmette attraverso l’ingestione di cibi o bevande contaminate, oppure per contatto. I principali veicoli di trasmissione sono alimenti, acqua contaminata e animali domestici. Il cibo contaminato non presenta alcuna differenza dalla norma per quanto riguarda le sue caratteristiche organolettiche. Gli alimenti a maggiore rischio sono:

  • uova crude (o poco cotte) e cibi che contengono uova;
  • latte crudo e suoi derivati;
  • carne (in particolar modo quelle crude o poco cotte);
  • salse e condimenti per insalate;
  • gelati e preparati per dolci;
  • frutta e verdura.

Attenzione: gli alimenti possono contaminarsi anche dopo la cottura. E le superfici e gli utensili utilizzati per la preparazione del cibo possono essere veicolo di contagio, se manipolati da persone infette. Il consiglio è quello di curare l’igiene (personale, degli utensili e degli ambienti) con particolare attenzione.

I sintomi della salmonella

I sintomi della salmonella possono presentarsi sotto forma dei classici disturbi del tratto gastrointestinale con febbre, dolore addominale, nausea, vomito e diarrea. Ma possono anche presentarsi in forma più grave con infezioni a carico di ossa e meningi, fra le altre cose. Sono particolarmente a rischio i bambini, gli anziani e i soggetti con deficit immunitari. Talvolta la salmonellosi è del tutto asintomatica.

I sintomi della salmonella possono comparire fra le 6 e le 72 ore. Il range più comune è comunque quello di 12-36 ore. Nella maggior parte dei casi la salmonella passa da sé nel giro di 4-7 giorni.

La terapia di supporto richiesta è la semplice ingestione di acqua per reidratare l’organismo e il ricorso a fermenti lattici e probiotici di tanto in tanto. La somministrazione di antibiotici e il ricorso all’ospedale devono essere valutati unicamente dal personale medico.

Fonte foto: iStock

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