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Tar di Trento sospende l'ordinanza dell'abbattimento dell'orsa JJ4: quando sarà presa la decisione definitiva

È stata accolta la domanda cautelare proposta da diverse associazioni animaliste per la sospensione dell'ordinanza di abbattimento dell'orsa Jj4

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Stefano D'Alessio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista. Laureato in Comunicazione, per anni si è occupato di sport e spettacolo. Scrive anche di attualità, cronaca e politica. Ha collaborato con importanti testate e programmi radio e tv, a livello nazionale e locale.

Il Tar di Trento ha accolto la domanda cautelare proposta da diverse associazioni animaliste per la sospensione dell’ordinanza di abbattimento dell’orsa Jj4, ritenuta la responsabile dell’uccisione del runner Andrea Papi avvenuta lo scorso 5 aprile nei boschi di Caldes.

Cosa succederà ora all’orsa Jj4

Lo stop all’abbattimento, come riportato dall’agenzia ‘ANSA’, sarà efficace fino al 27 giugno, termine ultimo per le parti per proporre motivi aggiuntivi.

L’udienza di merito è stata fissata, invece, per il 14 dicembre.

Il commento della Lav

Su ‘Facebook’, la Lav (Lega anti vivisezione) ha commentato così la decisione del Tar di Trento: “Sospesa uccisione fino al 27 giugno, seconda sconfitta per Fugatti. La vita degli orsi JJ4 e Mj5 per ora è salva”.

Poi, nella nota, si legge: “Le possibilità di trasferirli sono concrete e reali e depositeremo il progetto per portare in salvo gli animali in un rifugio sicuro che sosterremo a nostre spese”.

Il commento di Leal Odv e Associazioni Zampe che danno una Mano

L’avvocata Rosaria Loprete, che rappresenta l’associazione Leal Odv, e Giada Bernardi, che patrocina le Associazione Zampe che danno una Mano, hanno commentato in alcune dichiarazioni riportate dal ‘Corriere della Sera’: “Siamo felicissime del risultato raggiunto. Gaia (l’orsa Jj4, n.d.r.) al momento è salva e auspichiamo e crediamo fermamente che continuerà ad esserlo. E come lei gli altri orsi. Continueremo nel percorso intrapreso affinché gli animali non siano più il capro espiatorio di omissioni e/o errori umani“.

Il caso Andrea Papi

Andrea Papi, runner di 26 anni, è morto a causa dell’aggressione da parte di un orso. Il suo corpo è stato trovato nei boschi di Caldes, in val di Sole, nella notte tra il 5 e il aprile.

L’orsa Jj4, ritenuta responsabile dell’aggressione mortale subita da Andrea Papi, è stata catturata nella notte tra il 18 e il 19 aprile.

Una perizia veterinaria forense richiesta dalla Leal potrebbe scagionarla: nella perizia è indicato che, sul corpo del runner, “sono state rilevate lesioni identificabili come da penetrazione di coppia di canini caratterizzate da una distanza tipica dei canini di un orso maschio adulto“. Alla luce dei risultati della perizia veterinaria forense, Leal aveva richiesto “l’immediata liberazione dell’orsa”.

Fonte foto: ANSA / Twitter Maurizio Fugatti

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