Spuntano 7 scheletri durante gli scavi di piazza San Marco a Venezia: ci sono anche i resti di un bambino
Nuove testimonianze archeologiche dagli scavi di piazza San Marco a Venezia: trovati sette scheletri medievali
Una nuova scoperta archeologica arriva da Venezia dove, negli scavi sotto i masegni di piazza San Marco, sono stati rivenuti diversi scheletri risalenti all’Alto Medioevo. Nelle tombe antiche sono presenti anche i resti di un bambino e di tre cagnolini.
Un tesoro di scheletri nascosto in piazza San Marco
Tra venerdì 16 e lunedì 19 febbraio, gli archeologi impegnati negli scavi di piazza San Marco, a Venezia, hanno rinvenuto numerosi resti risalenti all’Alto Medioevo.
Dal fango sono stati recuperati i resti di un bambino e gli scheletri di altre due persone. In precedenza, erano emerse le ossa di tre cani, uno con ancora la mandibola connessa.
I sette corpi provengono da un’unica tomba collettiva, probabilmente riservata a personalità di un certo rilievo e databile tra il settimo e l’ottavo secolo.
Nel Medioevo le famiglie di notabili venivano sepolte all’interno o al fianco delle chiese e, a partire dal 2018, diverse sepolture dell’epoca sono state scoperte durante i lavori per la messa in sicurezza dell’acqua alta in piazza San Marco.
Sara Bini, direttrice degli scavi in piazza per la Soprintendenza, ha spiegato alla Rai che “le fonti archivistiche ci dicevano che in questa zona, anche anche se non sapevamo bene dove, poteva esserci questa chiesa dedicata a San Geminiano, di cui però non si sono mai trovate tracce precise”.
L’ipotesi degli archeologici è che sotto i masegni di San Marco ci fosse un tempo un cimitero, legato appunto alla chiesa di San Geminiano poi spostata per consentire l’allargamento della piazza.
Le incredibili scoperte degli scavi a Venezia
Gli scavi in corso a Venezia stanno, pian piano, rivelando l’aspetto che aveva un tempo piazza San Marco, notevolmente diverso da quello attuale.
La piazza era attraversata da numerosi canali, che si intersecavano tra le diverse chiese presenti.
La chiesa di San Geminiano sorgeva nel punto più stretto della piazza, dove oggi si trovano le Procuratie Vecchie. Più volte ricostruita, fu in seguito sconsacrata e trasformata in una caserma durante il periodo napoleonico.
Per volere di Napoleone stesso, l’edificio fu demolito definitivamente nel 1807 per far spazio all’Ala Napoleonica, maestoso salone da ballo del Palazzo Reale.