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Spid per entrare nei siti porno e di gioco d'azzardo, la stretta nel regolamento dell'AgCom contro i minorenni

Per allontanare i minorenni dai siti porno e dai portali di gioco d’azzardo online, l’AgCom impone l’accesso con Spid

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Maria Francesca Moro

GIORNALISTA

Giornalista professionista specializzata in cultura e ambiente, si occupa anche di cronaca, attualità e politica. Inizia il suo percorso nel mondo della carta stampata, per poi impugnare la telecamera e raccontare l’attualità su social e tg nazionali.

Al momento in cui si tenta di accedere sui siti porno o su quelli dedicati al gioco d’azzardo viene chiesto di dichiarare di essere maggiorenne. E basta spuntare la casella giusta, che si abbia davvero 18 anni o no, per accedere ai contenuti. Un limite davvero irrisorio, che l’AgCom chiede di rendere effettivo attraverso l’utilizzo dello Spid, per assicurare davvero la salvaguardia dei minorenni.

La richiesta dell’Agcom ai siti porno

L’AgCom – Autorità Garante delle Comunicazioni, ha stilato un nuovo regolamento volto alla salvaguardia dei minori sul web.

Il garante chiede che le piattaforme web che mostrano contenuti pornografici o offrono la possibilità di giocare d’azzardo controllino con maggiore efficienza l’età dei propri utenti.

Per accedere potrebbe essere richiesto lo Spid

L’AgCom propone l’utilizzo di un’app per l’identificazione digitale, che sia lo Spid o la Carta d’Identità Elettronica, per accedere ai siti. Le nuove norme sono già state stilate e manca soltanto l’approvazione da parte della Commissione Europea.

Come funzionerebbe lo Spid all’accesso

La richiesta, ha spiegato la commissaria di AgCom Laura Aria a Repubblica, è in linea con il regolamento Ue sui Digital services, che “prevede l’obbligo di verifica dell’età a tutela dei minori e si appresta a pubblicare linee guida di adeguamento”.

Ad oggi la legge nazionale si applica infatti ai soli siti pornografici, dove però il limite di accesso può essere facilmente aggirato.

Per il garante non è importante lo strumento che, infine, verrà scelto, purché, nel rispetto dei criteri di sicurezza, efficacia e privacy, si impedisca l’accesso ai minori.

Il garante delle comunicazioni si limita, in ogni caso, a fornire le linee guida. Spetterà alle singole piattaforme scegliere se adeguarsi o meno.

Il rischio del gioco d’azzardo per i minorenni

Una recente indagine condotta dall’Istituto Superiore di Sanità mostra che la percentuale di minori che giocano online è raddoppiata negli ultimi sei anni, passando dal 20% del 2018 al 40% attuale.

E, spiegano gli esperti, chi gioca online ha il doppio del rischio di sviluppare una dipendenza e diventare un giocatore problematico.

L’indagine, condotta su 6mila ragazzi in tutta Italia tra i 14 e i 17 anni, rivela circa 90mila giocatori problematici tra i ragazzi in età da liceo.

E sale a 130mila il numero dei giocatori fragili a rischio importante, quelli cioè che giocano tutti i giorni, per molte ore e perdendo un’ingente quantità di denaro.

Fonte foto: iStock

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