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Soumahoro in lacrime: "Perché mi fate questo? Voi mi volete morto". Sfogo sull'indagine sulle coop di famiglia

Aboubakar Soumahoro è apparso in lacrime in un video da lui pubblicato sui suoi canali social: lo sfogo del deputato nato in Costa d'Avorio

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Stefano D'Alessio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista. Laureato in Comunicazione, per anni si è occupato di sport e spettacolo. Scrive anche di attualità, cronaca e politica. Ha collaborato con importanti testate e programmi radio e tv, a livello nazionale e locale.

Aboubakar Soumahoro, deputato eletto con l’alleanza Verdi-Si, ha pubblicato un video sui suoi canali social per difendersi dopo la notizia di un’indagine su eventuali irregolarità in due cooperative nelle quali avrebbero avuto dei ruoli la moglie e la suocera.

Lo sfogo in lacrime di Aboubakar Soumahoro

Nel filmato pubblicato sui suoi canali social, Aboubakar Soumahoro appare in lacrime. Le sue parole: “Mi dite cosa vi ho fatto? Da una vita sto lottando per i diritti delle persone. Vent’anni per strada a lottare per dare dignità alle persone, per dare una vita alle persone. La mia vita è stata caratterizzata dalla lotta contro qualsiasi forma di sfruttamento. Voi mi volete morto! Io ho sempre lottato. Ma figuratevi se questa regola non sarà rispettata da parte mia anche nei confronti della mamma della mia attuale compagna. Voi mi volete distruggere, voi avete paura delle mie idee, di chi lotta. Pensate di seppellirmi ma non mi seppellirete. Sono giorni che non dormo. Io non lotto solo per Aboubakar, non ho mai lottato per Aboubakar. Ho lottato per le persone che voi avete abbandonato”.

Ancora Aboubakar Soumahoro: “Mia moglie è attualmente disoccupata, è iscritta all’Inps, non possiede allo stato attuale nessuna cooperativa. Perché non parlate con lei? Quando l’ho conosciuta lavorava già nell’ambito dell’accoglienza. Parlate con mia suocera, chiedete a lei che è proprietaria della sua cooperativa, e io sarò il primo ad andare lì, a lottare, a scioperare con i dipendenti e difendere i loro diritti”. Il deputato ha poi detto: “La montagna di fango non seppellirà le mie idee, probabilmente riuscirete a seppellirmi fisicamente, ma non riuscirete mai a seppellire le nostre idee, le idee degli invisibili. (…) Voi mi disprezzate, voi mi odiate e io sono fiero del vostro odio. Io sono una persona integra, pulita”. La chiosa finale: “Voi mi volete morto, ma non riuscirete a uccidere le mie idee“.

L’intervista di Aboubakar Soumahoro

Aboubakar Soumahoro ha concesso anche un’intervista a ‘La Repubblica’: “Cosa c’entro io con quella cooperativa? Perché non sono andati a chiedere notizie a mia suocera o a mia moglie? È la dimostrazione che è solo fango per delegittimare me e la mia lotta“.

E poi: “La mia resistenza a rispondere a queste domande non è dovuta a una volontà di eluderle. Però, non avendo io vissuto nulla in merito a questa vicenda, non posso fare affermazioni approssimative o per sentito dire con delle indagini della Procura in corso”.

La solidarietà a Aboubakar Soumahoro

Nel corso dell’intervista a ‘La Repubblica’, Aboubakar Soumahoro ha parlato anche della solidarietà ricevuta in questi giorni.

Il deputato ha dichiarato: “Io mi sento ferito nell’anima, è come se mi stessero soffocando, ma ho ricevuto migliaia di messaggi di solidarietà. Ringrazio Saviano, ringrazio il mio fratello e compagno Mimmo Lucano, ringrazio le attiviste e gli attivisti della comunità Invisibili in Movimento, ringrazio tutta la comunità virtuale che si è schierata dalla mia parte. Persino Maurizio Gasparri ha scritto che non ho alcuna responsabilità. Aspetto le prese di posizione degli altri”.

Fonte foto: Facebook Aboubakar Soumahoro

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