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Sold out mascherine, farmacisti contro Arcuri: botta e risposta

Scambio di accuse tra Federfarma e il commissario Arcuri sulle mascherine a 50 centesimi

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

“Nella quasi totalità delle farmacie dove sono state consegnate a prezzo calmierato, per esempio a Roma, le mascherine chirurgiche sono già finite. Non sono state ancora consegnate in altre grandi città come Milano e Torino e c’è ancora stallo sulla carenza di mascherine”. Lo ha detto all’Ansa Marco Cossolo, presidente di Federfarma, lanciando l’allarme sul tutto esaurito delle mascherine a 50 centesimi.

Il commissario Domenico Arcuri ha replicato in una nota sostenendo che “la colpa non è mia ma di distributori e farmacisti. Le farmacie non hanno le mascherine perché due società di distribuzione hanno dichiarato il falso non avendo nei magazzini i 12 milioni di mascherine che sostenevano di avere”.

“Il prezzo massimo – spiega – è stato fissato nell’esclusivo interesse dei cittadini. Anche perché chi oggi afferma di non avere mascherine e di aver bisogno delle forniture del Commissario, fino a qualche settimana fa le aveva e le faceva pagare ben di più ai cittadini”.

“Non è vero – continua Arcuri – che i farmacisti ci avrebbero rimesso o ci starebbero rimettendo perché ai distributori è stato comunque garantito un rimborso per le mascherine acquistate prima della definizione del prezzo a 0,50 centesimi (più Iva). L’unica evidente verità è che non essendo in grado di approvvigionarsi delle mascherine, adesso provano a scaricare le loro responsabilità sul Commissario. Oppure, peggio ancora, aumentando il prezzo”.

“Non sono io a dover rifornire i farmacisti. Il commissario rifornisce regioni, sanità, servizi pubblici essenziali e, dal 4 maggio, anche i trasporti pubblici locali e le Rsa, pubbliche e private. Tutto a titolo gratuito”, ha spiegato il commissario per l’emergenza coronavirus.

“Ho la possibilità di prolungare il termine di validità dell’accordo, purché i farmacisti trovino le mascherine e le vendano a 0,50 centesimi più Iva, avendo quindi un ristoro garantito”, ha anche detto Arcuri aggiungendo che “sempre più negozi della grande distribuzione vendono le mascherine a 0,50 centesimi, più Iva”.

La replica del presidente di Federfarma Cossolo non si è fatta attendere: “Il Commissario mi dica dove devo trovarle e noi ben volentieri le comperiamo. A quest’ora sul mercato non sono disponibili. E si faceva una gran fatica anche prima del prezzo calmierato. In ogni caso confermo quanto già detto e preciso che le farmacie non si sono mai lamentate né del prezzo basso, né abbiamo mai detto che ci rimettevamo a venderle perché eravamo ristorati”.

Oltre alle mascherine, i farmacisti denunciano anche la carenza di guanti e di alcol per disinfettare. “Sono introvabili nelle farmacie italiane”, ha Roberto Tobia, segretario nazionale di Federfarma.

“Il prezzo dei guanti, in lattice o nitrile, si è triplicato o quadruplicato negli ultimi mesi dopo l’emergenza Covid-19”. Questo, prosegue, “deriva dall’altissimo costo di acquisto pagato dalla farmacia ai fornitori, per il fatto che le materie prime sono aumentate, la richiesta si è moltiplicata per mille e le giacenze di magazzino sono ormai finite”.

Fonte foto: Ansa
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