Silvio Berlusconi dimesso: i dubbi sul processo Ruby ter

Silvio Berlusconi torna a casa per il Primo maggio. Il professor Alberto Zangrillo, medico personale dell’ex premier, ha dato il via libera per le dimissioni del politico, le cui condizioni di salute continueranno a essere monitorate nella sua villa di Arcore. Il leader di Forza Italia ha così lasciato la suite medica dove era ricoverato da 24 giorni, anche se, riporta Repubblica, non è escluso che torni. A richiedere la degenza all’ospedale San Raffaele di Milano erano stati i sintomi del long Covid. Ne dà notizia l’Ansa.

Antonio Tajani, vicepresidente di Forza Italia ed europarlamentare alla trasmissione radiofonica Un giorno da pecora aveva dichiarato che a Silvio Berlusconi aveva “un periodo di riposo prescritto dai medici dopo il Covid e dopo il vaccino. Speriamo che possa concludersi il prima possibile”.

Silvio Berlusconi ricoverato: slitta il processo Ruby ter

Le condizioni di salute del Cav avevano portato alla sospensione del processo Ruby ter. In occasione dell’ultima udienza, che si è svolta il 28 aprile, il legale della difesa Federico Cecconi aveva riferito ai cronisti dell’Ansa che Silvio Berlusconi era ricoverato a causa degli “strascichi del Covid”, senza fornire ulteriori dettagli sullo stato del suo assistito.

“Penso che a nessuno di noi possa fare piacere essere ricoverato da tre settimane”, aveva aggiunto l’avvocato, rispondendo ai giornalisti dell’Ansa, che gli avevano fatto notare la coincidenza tra le numerose ospedalizzazioni e le date delle udienze al Tribunale di Siena, dove si sta svolgendo il processo definito Ruby ter.

Silvio Berlusconi ricoverato: la decisione del Tribunale

La corte, presieduta dal presidente Marco Tremolada, aveva dato parere positivo all’istanza formale di legittimo impedimento presentata dalla difesa, considerate le condizioni di salute di Silvio Berlusconi, ricoverato al San Raffaele di Milano. I legali del Cavaliere avevano chiesto un rinvio di due o tre mesi, allegando una nuova relazione sanitaria e dicendosi disposti a ulteriori accertamenti da parte del tribunale al termine della degenza dell’imputato.

Il pm Luca Gaglio aveva mostrato “perplessità” nel fissare una udienza a lunga distanza, chiedendo il rinvio al 19 maggio, pur dimostrandosi favorevole al rinvio a causa della “patologia accertata“. Silvio Berlusconi aveva contratto il Covid lo scorso settembre, e come molti pazienti avrebbe ora i sintomi del long Covid, che continua a creare disagi anche dopo la negativizzazione dal Sars-Cov-2.