Silvio Berlusconi, condizioni di salute "severe": la prognosi
Per Silvio Berlusconi la prognosi non è breve: gli ultimi aggiornamenti sulle sue condizioni di salute
Le condizioni di salute di Silvio Berlusconi continuano a preoccupare i medici, che si sono nuovamente espressi sull’ex premier e fondatore di Forza Italia. Ieri era stata avanzata la richiesta dello stralcio della sua posizione nell’ambito del processo Ruby Ter.
Richiesta negata dal Tribunale di Milano: la posizione di Silvio Berlusconi non sarà separata temporaneamente da quella degli altri imputati del caso Ruby ter.
Quindi il processo andrà avanti per tutti gli imputati, compreso Berlusconi, con rinvio dell’udienza all’8 settembre.
Silvio Berlusconi come sta: le condizioni di salute
“In sostanza, il parere medico legale che ho depositato e che metto a disposizione dei colleghi conferma ancor più il persistere delle condizioni di salute severe del dottor Berlusconi, segnalando una prognosi di non breve durata” e questo “determina la sua impossibilità di partecipare al processo”. Lo aveva detto all’Ansa Federico Cecconi, legale dell’ex premier e fondatore di Forza Italia, imputato nel processo milanese Ruby ter.
Ruby Ter, per Berlusconi “condizioni severe fisicamente e psicologicamente”
Il procuratore aggiunto, Tiziana Siciliano, nella mattina del 26 maggio aveva insistito dicendo che “i nuovi elementi medico sanitari depongono per la severità delle condizioni sia fisiche che psicologiche dell’imputato Berlusconi e non c’è alcuna evidenza della remissione della patologia in tempi brevi“.
“La gravità della patologia – ha aggiunto il pm – è un quadro chiaro emerso già la scorsa settimana e quindi sarebbe necessario un rinvio lungo, ma le altre parti hanno diritto di celebrare il processo in tempi ragionevoli”.
Per la Procura, la posizione di Berlusconi sarebbe dovuta essere separata “per almeno 5-6 mesi” (uno stop temporaneo del dibattimento per l’ex premier) per poi vedere di “recuperarla” più avanti, sulla base delle condizioni di salute, e riunirla con quella degli altri imputati.
Dopo il no dei giudici allo stralcio della posizione di Berlusconi, la Siciliano ha ribattuto dicendo che “le pluripatologie fisiche non hanno possibilità di recupero perché sono cronicizzate, così come ci sono state descritte, e le patologie, faccio presente che delle tre espresse una è psicologica e l’altra è psichiatrica–neurologica, danno un quadro che merita attenzione”.