Scuola, rientro a settembre: cambia la vita studentesca, le norme
A settembre gli studenti torneranno in aula seguendo delle norme stringenti per evitare nuovi contagi: tutte le disposizioni previste per ripartire
Settembre si avvicina e la scuola si sta organizzando per iniziare il nuovo anno a pieno ritmo. A dettare le linee guida da seguire nel post lockdown da coronavirus sarà il ministero dell’Istruzione che giovedì chiuderà i lavori e darà le indicazioni necessarie per ricominciare in totale sicurezza. Il progetto della ministra Azzolina è di riaprire le lezioni 2020-2021 il 14 settembre, ma dall’1 settembre le scuole potranno rendere disponibili le aule in piena autonomia, così da poter offrire servivi di recupero per chi ha avuto voti non soddisfacenti nell’anno precedente e organizzare corsi in cui fare un ripasso generale.
Scuola 2020-2021: tutte le norme previste per il rientro a settembre
Nell’attesa di scoprire i dettagli delle norme da seguire, sono già state gettate le fondamenta da cui ripartire. In primis il rispetto del distanziamento sociale, ossia un metro di distanza tra i banchi in classe e due metri rispetto ai docenti in cattedra (i professori italiani hanno un’età media di 52 anni e quindi, per precauzione, dovranno essere maggiormente distanziati dagli alunni).
Altra cosa che non potrà mancare sarà la mascherina che dovrà essere indossata a ogni spostamento nell’istituto e anche in classe. Quest’ultima direttiva, però, potrebbe variare in base alla situazione che ci sarà a settembre relativa al Covid-19.
Per evitare assembramenti nei corridoi e nelle varie zone della scuola, saranno definiti percorsi prestabiliti da seguire. Per il medesimo motivo l’ingresso e l’uscita giornaliera saranno scaglionati con orari differenti.
Sempre in tema di orari, c’è la possibilità che subiranno dei cambiamenti. Vale a dire che c’è l’ipotesi si modificare i minuti di lezione che potrebbero diventare 40 o 45 (e non più 55 o 60 come è ora) in base alle esigenze del singolo istituto. Ciò potrebbe accadere se si dividessero gli studenti in più gruppi rispetto all’anno precedente. In una situazione simile, però, servirebbero nuovi spazi (si sta pensando di fare le lezioni anche nelle aule magne, nei cinema, nei parchi, nei teatri e altri luoghi culturali) e nuove assunzioni, anche di bidelli (i sindacati, sul tema, stanno continuando a stimolare il confronto con l’Esecutivo).
Con gli ingressi e le uscite scaglionate si cercherà di evitare gli assembramenti anche sui mezzi pubblici che permettono a molti studenti di rincasare. Fondamentale, come prima accennato, sarà la segnaletica orizzontale (a terra) e verticale (alle pareti) negli istituti, utile per guidare gli alunni negli spostamenti.
Tutte le suddette norme relative al distanziamento e alle mascherine dovranno essere rispettate anche nelle mense scolastiche. Gli istituti che hanno spazi troppo contenuti per mettersi in regola potranno organizzare turni per i pasti, così da non infrangere alcuna norma.
Mascherine, eccezione nelle scuole materne
Per la scuola materna, le attività dovranno avvenire “privilegiando l’uso di spazi aperti”, garantendo “la stabilità dei gruppi” composti da bambini, insegnanti e collaboratori e la disponibilità di uno spazio “a uso esclusivo di ogni gruppo”. Lo si legge nella bozza delle linee guida redatte dal ministero.
Per i bimbi non è previsto l’uso di mascherine, per gli adulti i dispositivi non dovranno “far venir meno la possibilità di essere riconosciuti”.