Sardine, il futuro del movimento. Proteste contro Lega a Scampia
Mattia Santori ha parlato del futuro del movimento dopo il flop a Scampia, dove oggi c'è stata una protesta contro la Lega
Mattia Santori, portavoce delle Sardine, ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera in cui ha parlato del futuro del movimento. Giovedì scorso, a Scampia, c’è stato un presidio in occasione dell’arrivo di Salvini, “ma il leader della Lega ha poi cambiato idea e il presidio ha perso significato”, ha precisato Santori.
Sul rischio che il movimento delle Sardine possa perdere rilevanza, Santori ha chiarito: “Stiamo avviando una seconda fase, ma le piazze non le abbandoniamo. Anzi, dal 10 al 20 febbraio toccheremo tantissime città e faremo grandi manifestazioni a Roma (il 16), Napoli (il 18) e Lecce (il 19)”.
“Faremo una staffetta con Tina, la Sardina di 40 metri che abbiamo mostrato in piazza San Giovanni – ha aggiunto Santori – e che ha preso il nome dalla partigiana Costa. Perché per noi l’antifascismo è un tema fondante”.
Sardine, come cambierà il movimento
In merito alla forma che assumerà il movimento, Santori ha sottolineato: “L’ipotesi è di dare vita ad una associazione con forte radicamento territoriale e una struttura di sintesi a livello nazionale. Io leader? Lo deciderà l’assemblea di Scampia”.
Poi il portavoce ha assicurato che gli incontri col premier Conte e con il segretario Pd Zingaretti avverranno: “A Provenzano e Boccia” chiederanno “una riflessione sul progetto di autonomia differenziata. Rischia di penalizzare proprio le regioni del Sud”.
Scampia, la protesta contro la Lega
A margine di una manifestazione della Lega a Scampia, che si è tenuta oggi, un lungo striscione è apparso su un palazzo, recitando la scritta: “Questa Lega è una vergogna“. Dall’ultimo piano del palazzo sono partiti i cori contro i sostenitori di Salvini mentre dalla piazza hanno risposto con l’inno di Mameli.
La protesta è durata pochi minuti, ma sono apparsi striscioni contro la Lega anche in altre strade del quartiere. Uno, grande e arancione, è stato affisso su una delle vele con la scritta: “Meglio mille giorni da clandestini che uno da Salvini”.