Sanremo 2021, "dov'è Bugo" un anno dopo: la rivalsa del cantante
Bugo si racconta in un'intervista, dopo un anno dalla squalifica dal festival di Sanremo: "Sarà l'anno della rivalsa"
L’anno della rivalsa. Così Bugo ha definito, in un’intervista di Repubblica, la sua partecipazione a Sanremo 2021: un tentativo di riprendersi “ciò che gli spetta”, ovvero la possibilità di esibirsi sul palco dell’Ariston e mostrare il suo talento. L’anno scorso ha fatto la storia la sua squalifica dal festival, insieme a Morgan, a causa delle modifiche al testo della canzone “Sincero” e il suo abbandono repentino; per giorni si sono susseguiti meme e parodie e le domande “dov’è Bugo?” e “che succede?” si sono integrate perfettamente nell’immaginario degli italiani.
“Il termine rivalsa mi piace – ha detto Bugo nell’intervista – mi è sempre piaciuto. L’anno scorso non ho potuto cantare la mia canzone, non è mica un gioco. Quest’anno potrò farlo. Non è una rivincita, non vivo di rivincite, ma una rivalsa sì”.
Christian Bugatti, il vero nome di Bugo, porterà sul palco dell’Ariston la canzone “E invece sì“, espressione che, come spiega nell’intervista, sta a significare la forza delle proprie convinzioni. “Quanto è successo l’anno scorso ha messo in discussione l’intero progetto di ‘Sincero’ – ha sottolineato il cantante – e la squadra che lo portava avanti. Il titolo diventa quasi uno slogan. So che avrò tutti i riflettori addosso, mi vedranno da solo, vorrei far vedere come sono davvero perché in tanti avranno apprezzato il mio gesto ma molti mi avranno sottovalutato”.
Delle canzoni che parteciperanno al festival di Sanremo 2021, nessuna parlerà di pandemia: una scelta che, come ha rivelato Amadeus, è da ricondurre agli artisti stessi che non hanno ritenuto opportuno cantare di qualcosa di cui si parla già tanto.
E sull’assenza di pubblico, Bugo ha affermato: “A causa delle restrizioni imposte dalla pandemia, sarà un po’ straniante, anche nelle prove tra noi cantanti non ci siamo mai incontrati. Sarà così anche durante il festival, non vedrò nemmeno quello che finisce di cantare prima di me”.
“Il protocollo è così rigido – ha aggiungo Bugo – dobbiamo arrivare un’ora e mezza prima, fare il tampone, aspettare da soli, tutto è molto stratificato. Nella Green room fatto il tampone aspetti mezz’ora, se sei negativo vai nella Red room e aspetti di nuovo da solo, poi ti chiamano ed esci sul palco ma nel teatro vuoto“.