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Salvini e lo sciopero dei trasporti di venerdì 15 dicembre: firmata precettazione, la risposta dei sindacati

Il ministro Matteo Salvini firma la precettazione per ridurre da 24 a 4 le ore dello sciopero dei trasporti di venerdì 15 dicembre

Pubblicato:

Marco Vitaloni

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di politica e con una passione per tecnologia e innovazione, scrive quotidianamente di cronaca e attualità. Marchigiano, studi in Comunicazione, collabora con diverse realtà editoriali locali e nazionali.

Sciopero dei trasporti di venerdì 15 dicembre 2023, il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha firmato la precettazione per ridurre da 24 a 4 le ore dell’agitazione proclamata dai sindacati di base in tutta Italia. L’Usb però ha annunciato che disubbidirà, scioperando per 24 ore, e presenterà ricorso al Tar contro l’ordinanza.

Sciopero dei trasporti 15 dicembre, Salvini firma la precettazione

“Ho firmato per evitare lo sciopero di 24 ore del trasporto pubblico che avrebbe paralizzato l’Italia venerdì prossimo”. Così il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini ha annunciato in un video postato su Instagram la precettazione per lo sciopero dei trasporti di venerdì 15 dicembre.

“Il diritto allo sciopero – ha detto Salvini – per chiedere salari più adeguati non si tocca, ma di quattro ore e non di 24 ore perché, nel penultimo venerdì di lavoro prima di Natale, bloccare il Paese sarebbe stata una follia”.

“Quindi ho il diritto, anzi il dovere di garantire la mobilità e l’utilizzo dei mezzi pubblici a 20 milioni di lavoratrici e lavoratori italiani e sono orgoglioso di averlo fatto”, ha concluso.

Lo sciopero e la precettazione

La firma è arrivata nella serata di martedì 12 dicembre, ma già da diverse ore circolava l’indiscrezione che il vicepremier era pronto alla precettazione, dopo l’incontro con i sindacati al ministero dei Trasporti e la richiesta, respinta, di ridurre la durata della protesta.

Si tratta di una nuova precettazione dopo quella del 27 novembre che aveva spinto le sigle sindacali Cub Trasporti, Cobas, Sgb, Adl Cobas, Al Cobas, Usb Lavoro Privato a spostare la protesta al 15 dicembre.

 L’incontro al Mit di martedì 12 dicembre

Martedì nell’incontro al ministero Salvini aveva chiesto di congelare lo sciopero e proposto un nuovo tavolo di confronto. Ma i sindacati hanno rifiutato, confermando le 24 ore di sciopero di bus, metro e treni locali per venerdì 15.

Usb conferma sciopero di 24 ore

L’Unione sindacale di base ha però annunciato che disubbidirà, confermando lo sciopero di 24 ore per venerdì 15 dicembre. Saranno comunque rispettate le fasce di garanzia per i servizi essenziali.

In una nota tutte le sigle sindacali promotrici della protesta annunciano il ricorso al Tar per sospendere l’ordinanza e altre iniziative per venerdì come i “bus lumaca“. Inoltre chiederanno un incontro urgente alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni per capire se l’aggressione al diritto di sciopero è “volontà comune di tutto il governo”.

Secondo i sindacati, con la precettazione Salvini  “di fatto ‘punisce’ esclusivamente i lavoratori e ne limita le libertà ma lascia impunite le aziende, nonostante l’arroganza datoriale manifestata al tavolo con il rifiuto delle associazioni padronali di entrare nel merito delle rivendicazioni”.

Salvini: “Chi disubbidisce ne paga le conseguenze “

“Chi disubbidisce ne paga le conseguenze che la normativa prevede. Spesso i sindacati per fare tessere e farsi battaglie sindacali a vicenda rischiano di far andare in mezzo i lavoratori”. Così il ministro Salvini ha commentato a Radio 24 l’annuncio dell’Usb di disobbedire alla precettazione.

“Non possiamo avere uno sciopero alla settimana, è un abuso di uno strumento che è sacrosanto ma che danneggia il resto dei lavoratori”, ha detto il leghista.

Fonte foto: Virgilio Notizie

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