Romania, ucciso l'imprenditore italiano Mauro Donato Gadda: fratture a mani e cranio, poi le fiamme
Il corpo martoriato dell'imprenditore italiano è stato trovato nelle campagne alle porte di Bucharest: a ucciderlo è stata una coppia di conoscenti
Sembrava un omicidio di stampo mafioso, ma dietro l’uccisione dell’imprenditore italiano Mauro Donato Gadda, 64 anni, originario di Busto Garolfo, nella città metropolitana di Milano, ci potrebbe essere in realtà un movente passionale. Il corpo dell’uomo è stato ritrovato nelle campagne di Magurele, alle porte di Bucarest, capitale della Romania.
- Chi è Mauro Donato Gadda, l'imprenditore italiano ucciso in Romania
- Coppia confessa l'omicidio dell'imprenditore: forse movente passionale
- I filmati che hanno inchiodato i due killer di Mauro Donato Gadda
Chi è Mauro Donato Gadda, l’imprenditore italiano ucciso in Romania
Fratture alle ossa delle mani, costole rotte e cranio spaccato. È questo il quadro emerso dall’autopsia condotta sul cadavere di Mauro Donato Gadda, bruciato e rinchiuso nel portabagagli di una Dacia Logan intestata alla vittima, e poi scaricato nei campi.
Sul caso sta indagando il Tribunale del distretto di Ilfov, che ha aperto un procedimento penale per omicidio.
Mauro Donato Gadda si era stabilito tra Giurgiu e Bucarest dieci anni fa, dove svolgeva attività imprenditoriali con una società romena assieme ad altre tre persone.
Non aveva problemi economici e viveva in un buon quartiere residenziale. Era appassionato di pesca e di equitazione e avrebbe avuto diverse relazioni con donne molto più giovani di lui.
Coppia confessa l’omicidio dell’imprenditore: forse movente passionale
La prima ipotesi di un delitto commesso dagli ambienti della criminalità organizzata è stata molto presto smentita dalle indagini condotte dalle autorità romene.
I sospetti degli investigatori si sono indirizzati subito su una coppia, marito e moglie di 27 e 23 anni, che una volta arrestati hanno confessato l’omicidio.
L’imprenditore italiano si sarebbe presentato a casa di lei, sua compagna, trovandola con l’ex marito. Ne sarebbe nato un litigio, degenerato nel terribile delitto.
I filmati che hanno inchiodato i due killer di Mauro Donato Gadda
A inchiodare i due killer è stato un filmato delle videocamere di sorveglianza della casa di Mauro Donato Gadda, nel settore 5 di Bucarest. Le immagini mostrerebbero proprio la coppia camminare vicino al cancello della villa dell’italiano.
La Dacia Logan bianca non aveva più la targa, ma è stato possibile risalire al suo proprietario grazie al numero di serie presente sulla carrozzeria.
A contattare la polizia sarebbe stata la governante dell’uomo. L’anziana ha visto la notizia del ritrovamento di un cadavere al telegiornale e le immagini dell’auto incendiata, che conosceva bene.