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Rocchi e Orsato tra gli arbitri sospettati di evasione fiscale per partite dirette all'estero: cosa rischiano

Decine di arbitri sospettati di evasione fiscale per partite di calcio dirette all'estero, spuntano i nomi di Rocchi e Orsato: cosa rischiano

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Stefano D'Alessio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista. Laureato in Comunicazione, per anni si è occupato di sport e spettacolo. Scrive anche di attualità, cronaca e politica. Ha collaborato con importanti testate e programmi radio e tv, a livello nazionale e locale.

Ci sono anche Gianluca Rocchi e Daniele Orsato tra i nomi degli arbitri che sarebbero sospettati di evasione fiscale per alcune partite dirette all’estero. Ma cosa è successo? E cosa rischiano i fischietti italiani? Procediamo con ordine.

Arbitri sospettati di evasione fiscale: il caso

Come riportato da La Repubblica, un nutrito gruppo di arbitri internazionali italiani sarebbe stato sanzionato dal Fisco per evasione fiscale sui compensi Uefa legati ad alcune partite dirette all’estero.

Gli accertamenti sarebbero partiti nella primavera del 2023 dopo un dettagliato esposto presentato alla Guardia di Finanza, secondo il quale una cinquantina di arbitri internazionali, tra direttori di gara e guardalinee, non avrebbero dichiarato al fisco italiano i compensi ottenuti dalla Uefa nel periodo compreso tra il 2018 e il 2022 per arbitraggi in diversi paesi europei (il compenso minimo netto è di 8 mila euro a incontro).

La Guardia di Finanza si è presentata nella sede dell’Aia (Associazione italiana arbitri) per acquisire gli elenchi completi. Da Roma è poi partita la richiesta a tutti i comandi regionali di effettuare delle verifiche incrociate, che sono state estese anche agli arbitri internazionali di calcio a 5 e agli addetti al Var e Avar (l’assistente del Var).

I finanzieri avrebbero così scoperto un alto tasso di evasione fiscale. Molti arbitri non avrebbero denunciato i compensi e, in alcuni casi, si è scoperto che i pagamenti sarebbero stati effettuati su conti esteri.

A metà del 2024, ricevuti gli avvisi dall’Agenzia delle Entrate, quasi tutti avrebbero pagato una sanzione ridotta.

Gianluca Rocchi ha concluso la carriera da arbitro nel 2020. Attualmente, ricopre il ruolo di designatore arbitrale in Serie A e Serie B.

La reazione di Gianluca Rocchi e Daniele Orsato

Il designatore arbitrale di Serie A e Serie B Gianluca Rocchi, in alcune dichiarazioni riportate da La Repubblica, ha commentato: “Ho chiuso tutte le pendenze, si era trattato di un disguido“. Il suo avvocato Roberto Cordeiro Guerra ha precisato: “Un errore dovuto a norme non chiarissime. Da subito il mio assistito ha desiderato regolarizzare la sua posizione attraverso il cosiddetto ravvedimento operoso”.

Daniele Orsato, che si è ritirato ad agosto e che vanta il record di presenze in Champions League tra gli arbitri italiani, non ha voluto commentare il caso.

Cosa rischiano gli arbitri accusati di evasione fiscale

La vicenda sarebbe stata tenuta sotto traccia per via dei possibili effetti sulle carriere degli arbitri coinvolti.

Il Codice etico dell’Aia, all’articolo 5 e 6, stabilisce che gli arbitri associati “devono improntare i loro comportamenti in conformità alle leggi e ai regolamenti vigenti” e che “il loro comportamento deve essere espressione di legalità”.

Le violazioni fiscali scoperte dalla Guardia di Finanza potrebbe obbligare la Procura federale della Figc ad aprire un’inchiesta, con possibili sanzioni disciplinari.

 

Fonte foto: ANSA

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