Roberto Saviano sul pentimento del boss Francesco Schiavone: "Parlerà o è una mossa per evitare l'ergastolo?"
Francesco Schiavone si pente e inizia a parlare con i magistrati, racconterà qualcosa che non sappiamo? Se lo chiede Roberto Saviano in un video
In un video postato sui suoi canali social il giornalista e scrittore Roberto Saviano ha commentato le notizie sul pentimento di Francesco Schiavone, boss del clan dei Casalesi che avrebbe deciso di collaborare con la giustizia. L’autore di ‘Gomorra’ si domanda se la sua sia una reale volontà di raccontare i fatti o se si tratti di una strategia per evitare l’ergastolo.
Come noto, il 28 marzo è arrivata l’ufficialità di una notizia che da tempo aleggiava tra i corridoi delle redazioni e degli inquirenti: le forze dell’ordine si sono portate presso le abitazioni dei famigliari di Francesco Schiavone per proporre un programma di protezione. Il motivo è legato alla volontà di Sandokan – questo il suo soprannome secondo le cronache – di parlare con i magistrati dopo 26 anni di rigoroso silenzio.
Roberto Saviano ha appreso certamente con positività la notizia, ma allo stesso tempo cerca di mantenere un certo distacco: “Collaborerà dando informazioni importanti o farà come il figlio e la moglie, e altri ex capi, che ad oggi hanno detto molto poco?“, si domanda il giornalista. Ancora, Saviano fa riferimento a una certa “debolezza dello Stato”, uno Stato bramoso di “comunicare un pentimento”.
Quindi si domanda: “Gli basterà dare qualche prova di omicidio, qualche tangente ed evitarsi l’ergastolo?”. Lo scrittore si chiede, ancora, se Schiavone rivelerà “i legami politici imprenditoriali reali”.