Roberto Maroni, la malattia e la politica: "Mi sto curando. Per la Lega vorrei un moderato alla guida"
Roberto Maroni parla della malattia e del futuro della Lega: "Mi sto curando. Al Viminale vorrei un prefetto. Vedo una Lega senza Matteo Salvini"
Roberto Maroni parla della sua malattia e della politica, in questo periodo difficile per la Lega uscita molto ridimensionata dalle elezioni politiche del 25 aprile.
- Maroni liquida Matteo Salvini
- Al Viminale un tecnico, non Salvini
- Roberto Maroni e la malattia
- Roberto Maroni e i militanti della Lega
Maroni parla senza peli sulla lingua e lo fa nel corso di un’intervista rilasciata al ‘Corriere della sera’.
Maroni liquida Matteo Salvini
Sul futuro della Lega Maroni non ha dubbi: via Salvini e avanti con un congresso.
“Io non faccio nomi – dice l’ex ministro dell’Interno – però il suo profilo ce l’ho ben chiaro: deve essere quello di un moderato, competente e con grande passione. E poi deve stare alla larga da ogni cerchio magico e ascoltare di più i veri militanti”.
Maroni è equivicino a tre delle figure di maggiore spicco del partito, ovvero Giorgetti, Zaia e Fedriga. Chi scegliere fra i tre?
La risposta è “tutti e tre, perché sono competenti. Hanno dimostrato di essere capaci nella gestione dei problemi al ministero e sul territorio. E poi pensano prima al fare che al comunicare”.
Altra stoccata, fra le righe, a Salvini.
Al Viminale un tecnico, non Salvini
Secondo Maroni, “al Viminale deve andare un prefetto, non certo Matteo Salvini. Io vorrei che il prefetto fosse Matteo Piantedosi, perché è un uomo di valore, è stato capo di gabinetto della ministra Lamorgese e ha passato indenne tutte le indagini della magistratura”.
Roberto Maroni e la malattia
Maroni parla poi della malattia che lo ha colpito: “È una cosa che non trascuro, facendo tutte le cure necessarie. Ho capito che tra le cose importanti non c’è la politica con la “p” minuscola”.
Roberto Maroni ha avuto un mancamento ed ha battuto la testa cadendo a casa sua nel gennaio 2021. Dopo una serie di esami i medici hanno poi deciso di operarlo alla testa.
La stampa ha sempre rispettato la volontà della famiglia Maroni di mantenere il massimo riserbo. Fu il quotidiano Libero con un articolo del 9 maggio 2021 a firma di Renato Farina a parlare apertamente di ‘tumore’.
Roberto Maroni e i militanti della Lega
Maroni non perde di vista il contatto con la base leghista: “Con alcuni militanti ho davvero un rapporto intenso. Sono anche iscritto alla chat della sezione di Varese e questo mi aiuta a restare aggiornato sulle scelte dei consiglieri comunali, visto che siamo all’opposizione”.