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CRONACA NERA

Rissa a Roma in zona Ostiense, 3 ragazzi aggrediti e accoltellati: contro di loro un gruppo di 15 coetanei

Qualche giorno prima la lite, poi un secondo incontro culminato in botte e coltellate: in via Ostiense a Roma 15 giovani hanno accerchiato e ferito 3 ragazzi

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Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Erano in tre ed erano appena usciti da una discoteca in zona Ostiense a Roma, quando sono stati accerchiati da un gruppo di 15 ragazzi. Prima le provocazioni, poi gli spintoni e le botte. Infine è spuntato anche un coltello. Il trio, composto da due fratelli di 20 e 18 anni e da un amico più o meno della stessa età, ha riportato gravi ferite. Tutti e tre sono ora ricoverati presso diversi ospedali della Capitale: San Camillo, Santo Spirito, San Giovanni.

Nessuno rischia la vita

Le loro condizioni sono giudicate serie, anche se nessuno è in pericolo di vita. Sulla vicenda indagano i poliziotti del commissariato Colombo.

Il primo incontro e la spedizione punitiva

Gli agenti stanno cercando di ricostruire la dinamica dell’aggressione, a partire dalle testimonianze dei tre feriti. Un aiuto alle indagini potrebbe arrivare da eventuali telecamere di videosorveglianza.

I tre giovani sono stati soccorsi attorno alle 4:00 del mattino in via Ostiense all’altezza del civico 10, una zona di movida.

Quando gli agenti hanno raccolto le loro testimonianze, i tre hanno raccontato che nei giorni scorsi avevano avuto una lite con alcuni coetanei mai visti prima. Poi il secondo incontro notturno con il gruppo che però, stavolta, era armato di coltelli.

Il racconto dei tre farebbe pensare a una sorta di spedizione punitiva. Non è ancora chiaro il motivo alla base del diverbio che è successivamente sfociato nella violenza.

Le indagini sull’aggressione

Molti i nodi da sciogliere per gli agenti del commissariato Colombo di Roma: prima di tutto occorre comprendere il movente dell’aggressione. Gli agenti dovranno anche appurare se il secondo incontro sia stato fortuito o se si sia trattato effettivamente di una spedizione punitiva.

Da capire anche se il branco sia sempre solito girare armato o se le lame siano state portate appositamente per mettere in atto l’aggressione. Il dettaglio farebbe scattare l’aggravante della premeditazione. Fondamentale, poi, chiarire chi effettivamente abbia sferrato i fendenti.

Fonte foto: ANSA

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