Rischio terrorismo per la serata di Capodanno, la circolare del Ministero dell'Interno ai prefetti italiani
Allerta terrorismo a Capodanno, una circolare del Viminale invita i prefetti a pianificare idonei dispositivi di sicurezza
Feste di Capodanno 2024 in piazza a rischio terrorismo. È quanto si legge nella circolare inviata a tutti i prefetti dal Dipartimento della Pubblica sicurezza del Ministero dell’Interno, secondo cui le piazze italiane che si riempiranno di folla per la notte di Capodanno diventano un bersaglio sensibile per azioni di matrice terroristica.
- Rischio terrorismo a Capodanno, la circolare ai prefetti
- Cosa dice la circolare del Viminale sul rischio terrorismo
- Il rischio di blitz ambientalisti
Rischio terrorismo a Capodanno, la circolare ai prefetti
La circolare, firmata dal capo della Polizia Vittorio Pisani, è stata inviata dal Dipartimento della Pubblica sicurezza del Viminale a tutte le prefetture e le questure.
“Moltissime persone affolleranno piazze, locali e ristoranti la notte di Capodanno e, in considerazione dell’attuale delicato contesto politico internazionale, connotato dall’acuirsi di tensioni, soprattutto nell’area mediorientale, che hanno elevato il rischio di azioni di natura terroristica“. Così si legge nella circolare, secondo quanto riporta Ansa.
Sotto la lente del Viminale ci sono soprattutto gli eventi in piazza tipici della notte di Capodanno, oltre che le feste nei locali e nei ristoranti, ma anche tutti quei luoghi dove “tradizionalmente, anche in assenza di specifiche iniziative, si registrano con l’approssimarsi della mezzanotte alte concentrazioni di persone“.
Cosa dice la circolare del Viminale sul rischio terrorismo
Nella circolare il Viminale invita i prefetti a pianificare “per tempo” idonei dispositivi di sicurezza e predisporre misure per evitare “situazioni di eccessivo assembramento“, anche facendo ricorso a specifici servizi di vigilanza dall’alto per la “tempestiva rilevazione e conseguente gestione di eventuali criticità”.
Le piazze e i luoghi dove si svolgeranno le iniziative programmate dovranno essere “oggetto di mirati controlli preventivi” e bonifiche.
“Occhio anche – si legge nella circolare – agli episodi di criminalità diffusa ed ai gruppi di giovani che, richiamati attraverso i social, potrebbero dar luogo a condotte illecite”. Andrà inoltre potenziata l’attività informativa per individuare tempestivamente l’organizzazione di raduni o feste illegali come i rave party.
Il rischio di blitz ambientalisti
Secondo il Viminale nella notte di San Silvestro aumentano anche le possibilità di nuovi blitz degli attivisti ambientalisti, che già nel mese di dicembre hanno organizzato diverse manifestazioni e proteste.
Nella circolare si evidenzia che gli eventi “di particolare impatto mediatico” della notte di Capodanno potrebbero rappresentare per gli attivisti “una occasione di massima visibilità per l’attuazione di iniziative di contestazione e dimostrative, anche con modalità eclatanti“.