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Impediscono la trasfusione al padre: "No al sangue di un vaccinato"

Le figlie del paziente si sarebbero opposte per il timore che con il sangue il padre ricevesse l'Rna del vaccino anti-Covid

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Non hanno permesso la trasfusione al padre ultranovantenne ricoverato per la possibilità che potesse ricevere il sangue di una persona vaccinata contro il Covid-19. È quanto avrebbero detto le due figlie del paziente al personale medico dell’Ospedale ‘Infermi’ di Rimini. Secondo quanto raccontato dagli operatori sanitari, infatti, il timore delle due donne sarebbe stato che, insieme al sangue, il padre ricevesse anche l’Rna, la molecola alla base dei vaccini prodotti da Pfizer e Moderna. Per questo avrebbero preteso di sapere prima se la donazione, a prescindere anonima, provenisse da un vaccinato. Lo riporta Tgcom24.

La notizia è sconcertante – ha commentato Vincenzo De Angelis, direttore del Centro Nazionale Sangue -. Sostenere teorie che mettono in dubbio la sicurezza delle trasfusioni, oltretutto in un periodo in cui si registrano carenze di sangue, è pericoloso, potrebbe allontanare dalla donazione persone che invece sarebbero interessate. Ribadisco, come abbiamo sempre sostenuto, che il sangue dei vaccinati è esattamente identico a quello dei non vaccinati. Si può donare, e ovviamente ricevere, in completa sicurezza”.

Anche se le due donne si sono opposte alla trasfusione, in questo caso non si trattava di una terapia salvavita ma parte di un percorso terapeutico per accelerare la ripresa del paziente.

Quella richiesta di informazioni non era supportata da evidenze scientifiche. Non c’è alcuna evidenza che con la trasfusione ci possa essere la diffusione del Sars-CoV-2. Non si trasmette il virus attraverso una trasfusione. E non si trasmette nemmeno l’Rna” ha aggiunto Rino Biguzzi, medico e coordinatore del comitato Programma ‘sangue plasma’ della Ausl Romagna.

Una notizia ripresa su Twitter anche dal noto virologo del San Raffaele di Milano, Roberto Burioni, che ha commentato così: “Siamo alla follia. Pura follia. E ci rimettono come sempre i più deboli, come questo paziente ultranovantenne.”

Fonte foto: ANSA
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