Restrizioni Covid, Bassetti contro il Ministero della Salute: "Per giustificare le misure fa conti sbagliati"
Il primario di Malattie infettive all'ospedale San Martino di Genova, Matteo Bassetti, ha criticato il Ministero della Salute e le misure per Natale
Attacco a Speranza. Matteo Bassetti, primario di Malattie infettive all’ospedale San Martino di Genova, ai microfoni di ‘Cusano Italia Tv’ ha criticato il Ministero della Salute e le anticipazioni sulle ulteriori restrizioni che il Governo dovrebbe imporre per Natale e Capodanno al fine di contenere il Covid. Nel mirino, infatti, i “conti sbagliati per giustificare le misure”
Bassetti e il Covid: “Non siamo in emergenza”
Matteo Bassetti è partito dalla situazione della sua Liguria, spiegando che non si è di fronte a un’emergenza poiché “i casi più gravi, che arrivano in terapia intensiva, in questo momento sono 30 e 24 di questi sono pazienti non vaccinati”.
Negli altri reparti, invece, “il flusso è continuo e arrivano sia vaccinati sia non vaccinati”.
Secondo il primario, comunque, chi è vaccinato, “se non ha altri gravi problemi di salute e non è immunodepresso, ha un quadro clinico molto più blando e tranquillo”.
Questo significa che il vaccino, sino ad oggi, è stato in grado “di attenuare le forme più gravi del Covid“.
Bassetti contro il Ministero della Salute: “Conti sbagliati per giustificare le misure”
Bassetti ha poi aggiunto che “ci sono molte persone che hanno il tampone positivo, ma questo non vuol dire che noi oggi siamo in emergenza per quel che riguarda la gestione dei casi”.
“Se andiamo a fare i paragoni con lo stesso giorno del 2020 – ha aggiunto -, nel mio reparto avevamo il 90% di pazienti che avevano il casco, oggi ne ho uno solo sullo stesso numero di posti letto”.
Subito dopo ha attaccato il Ministero della Salute: “Purtroppo stiamo contando come malati Covid dei pazienti che non sono Covid. Io l’ho segnalato da tempo al Ministero della Salute che si stanno facendo dei conti assolutamente sbagliati“.
L’esperto, infatti, ha spiegato che “se viene contato il malato Covid che va in rianimazione esattamente come un malato di altra patologia che ha un tampone positivo, vuol dire che viene fatto un conto solo per giustificare alcune misure. La situazione non è di emergenza, dobbiamo dirlo forte è chiaro”.
Bassetti ha poi precisato che l’emergenza è “per i non vaccinati, ma per quanto riguarda i vaccinati che entrano in ospedale con tampone positivo è evidente che questi andrebbero scorporati dal computo totale dei malati Covid. Sbaglia il Cts? Questo non lo dico, ma forse bisognerebbe dare maggiore ascolto a chi fa il medico e meno a chi fa il teorico”.
Bassetti: “Rendere il vaccino obbligatorio”
Bassetti ha poi criticato le possibili misure ulteriori di cui si sta parlando in questi giorni, in vista di Natale e Capodanno: “Sento le tesi più disparate, come mettere i tamponi obbligatori per andare allo stadio anche a chi ha ricevuto tre dosi di vaccino. Sono tutti provvedimenti cosmetici”.
“L’unico provvedimento che bisognerebbe prendere con urgenza – ha sottolineato – sarebbe quello di rendere il vaccino obbligatorio, approfittando di queste due settimane di chiusura delle scuole per vaccinare chi non è ancora vaccinato”.
Il passo ulteriore, secondo Bassetti, sarebbe quello di “dare la possibilità a tutti di vaccinarsi in strutture aperte senza prenotazione e dire che dal 10 gennaio chi non è vaccinato paga una sanzione. Non si tratta di imporre un tso, come qualcuno dice: si tratterebbe di porre una sanzione amministrativa”.
Per il primario di Malattie infettive all’ospedale San Martino di Genova, infatti, “è stato giusto imporre l’obbligo a sanitari, docenti e forze dell’ordine, ma ora più che procedere per categorie di lavoratori, bisognerebbe procedere per fasce d’età, dai 40 anni in su, dove il virus picchia molto duro. Chi ha più di 40 anni per poter uscire e andare a lavorare dovrebbe essere vaccinato. Io come medico dico che ci vorrebbe l’obbligo vaccinale, poi decidere come applicarlo spetta ai politici, almeno qualcosa lo facciano loro”.