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Razzismo al ristorante ad Agrigento: "Non voglio pizze condite da africani". E il cliente se ne va

Episodio di razzismo in un ristorante di Licata vicino Agrigento: un cliente ha rifiutato di ritirare le pizze perché toccate da pizzaioli di colore

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Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Un caso di razzismo al ristorante viene denunciato a Licata, comune nei pressi di Agrigento: un cliente avrebbe rifiutato di ritirare le pizze da asporto perché disgustato dal fatto che fra il personale ci fossero alcuni ragazzi africani. Come denuncia il titolare, non si tratta di un caso isolato.

Razzismo a Licata

“Chi ha condito le mie pizze? Quel neg*o? Allora non le voglio più, mi fa schifo solo il pensiero che quelle mani abbiano toccato il cibo che mangio”.

Il cliente ha dunque lasciato i cartoni delle pizze sul bancone e se n’è andato, come racconta Gianluca Graci, proprietario de La Fauzzeria di Licata.

Immagine di repertorio.

Parlando con Repubblica, Graci ha ammesso che non si tratta di un caso isolato: da mesi l’imprenditore sopporta insulti a sfondo razzista da parte di alcuni clienti, ma anche dispetti del vicinato e minacce ai danni dei suoi dipendenti stranieri.

Dal viaggio della speranza al posto fisso

La sua colpa: avere abbracciato l’integrazione offrendo lavoro ad alcuni giovani migranti. Oltre a qualche ragazzo africano arrivato con il barcone, in pizzeria lavorano anche persone giunte dai Balcani e dall’Europa dell’Est.

Louis, Wurry e Alisan sono i tre ragazzi di colore finiti nel mirino del razzista di turno.

“Li ho presi come stagisti inviati dalle comunità di accoglienza e me li sono tenuti perché sono persone valide”, ha spiegato il titolare.

I giovani hanno seguito alcuni corsi di aggiornamento professionale e hanno oggi buone competenze. Tutti e tre sono stati assunti a tempo indeterminato.

“Non è un caso isolato, sono decine gli episodi. Non è più tollerabile”, si sfoga il proprietario.

Razzisti ad Agrigento

Ad agosto un caso di razzismo è stato segnalato in un ristorante di Agrigento, città nominata capitale italiana della Cultura per il 2025.

Al ristorante Ginger People & Food lavora la chef senegalese Mareme Cisse. La donna è una professionista di capacità riconosciute, come dimostra la vittoria del Cous cous Fest 2019 e il titolo conquistato a Cuochi d’Italia – Il campionato del mondo 2020.

La chef cura anche una pagina Instagram (mareme_18) in cui mostra le sue creazioni culinarie.

Carmelo Roccaro, uno dei soci della cooperativa che gestisce il ristorante, ha raccontato che una coppia di sessantenni, non appena ha avvistato Mareme Cisse, si è alzata ed è andata via.

“Questo ci ha lasciato grande tristezza nel cuore”, ha ammesso Roccaro.

Fonte foto: 123RF

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