Ragazza pakistana investita a Macerata: la sentenza
Dopo cinque ore e mezza di camera di consiglio, la Corte d'assise ha condannato il padre per omicidio volontario
La Corte d’assise di Macerata ha condannato all’ergastolo Muhammad Riaz per l’omicidio volontario della figlia 19enne Azka Riaz, ma anche per le accuse di violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia. La decisione, come riporta Ansa, è stata presa dopo quasi cinque ore e mezza di camera di consiglio.
La morte della giovane risale alla sera del 24 febbraio 2018, quando venne investita da un’auto. In seguito, dalle indagini emerse che la ragazza era stata picchiata dal padre tanto da riportare la frattura della mandibola, per poi essere lasciata dolorante a terra dove poi un’auto l’aveva travolta.
L’imputato, il 45enne Muhammad Riaz, ha sempre respinto le accuse. L’ipotesi accolta dai giudici, tuttavia, è stata sostenuta dal procuratore di Macerata Giovanni Giorgio tanto da chiedere la modifica del capo d’imputazione in omicidio volontario.
Dopo la lettura della sentenza, come riporta Ansa, il procuratore capo della Repubblica di Macerata Giovanni Giorgio ha dichiarato: “Ci riteniamo soddisfatti perché sono state accolte le nostre tesi, è una vicenda particolarmente orribile”
Il legale dell’imputato, Francesco Giorgio Laganà, ha dichiarato: “Sentenza ingiusta perché fondata su un pregiudizio: aver ipotizzato la violenza dall’omicidio e viceversa, fatti che si sono incatenati a vicenda senza che su alcuno dei due ci sia un elemento di certezza. Speriamo che la sentenza sarà riformata in appello”.