"Putin minaccia di invadere Finlandia e Svezia": l'allarme Usa. Rischio escalation dopo l'Ucraina
Dopo l'Ucraina si rischia una escalation militare: la Russia minaccia Finlandia e Svezia nel caso in cui entrino nella Nato
“Il presidente Putin continua con la sua escalation, mettendo in allerta le forze nucleari russe, minacciando di invadere Finlandia e Svezia“. Sono le parole, riportate dalla Cnn, dell’ambasciatrice statunitense all’Onu Linda Thomas-Greenfield nel corso del suo intervento all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, prima del voto sulla risoluzione che chiede alla Russia di fermare l’invasione dell’Ucraina.
Putin minaccia di invadere altri due paesi: l’allarme dell’ambasciatrice Usa
“Abbiamo visto video di forze russe che spostano armi eccezionalmente letali in Ucraina”, “munizioni a grappolo e bombe a vuoto, che sono vietate dalla Convenzione di Ginevra”, ha detto l’ambasciatrice statunitense nel suo intervento all’Assemblea generale dell’Onu.
“Il presidente Putin continua con la sua escalation, mettendo in allerta le forze nucleari russe, minacciando di invadere Finlandia e Svezia. Ad ogni passo, la Russia ha tradito le Nazioni Unite. Le sue azioni vanno contro tutto ciò che questo organismo rappresenta”, ha tuonato la diplomatica Usa.
L’allarme lanciato dagli Stati Uniti sulla possibile escalation militare da parte della Russia arriva a pochi giorni di distanza dalle parole della portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, che ha minacciato esplicitamente due paesi dell’Unione europea, Svezia e Finlandia.
“L’adesione della Finlandia e della Svezia alla Nato avrebbe gravi conseguenze politico-militari“, ha detto Zakharova, conseguenze che “richiederebbero passi reciproci della Russia”.
L’ambasciatrice statunitense all’Onu Linda Thomas-Greenfield
Svezia e Finlandia, le loro posizioni
La guerra iniziata dalla Russia con l’invasione dell’Ucraina sta producendo notevoli cambiamenti nello scacchiere geopolitico globale e nella politica estera di diversi paesi. Come la Germania, che con la decisione di inviare armi all’Ucraina e di investire maggiori risorse in armamenti, sta mettendo in discussione il pacifismo che ha predicato per decenni.
L’aggressività della Russia di Putin sta mettendo in discussione anche la storica neutralità di Stati come la Svezia, la Finlandia e la Svizzera. Quest’ultima si è unita a Ue e Usa nell’imporre sanzioni economiche contro Mosca.
Ancora più significative le mosse di Svezia e Finlandia, la cui storica neutralità ha contribuito all’equilibrio delle relazioni internazionali degli ultimi decenni. La loro neutralità però rischia ora di venire meno.
Sia Stoccolma che Helsinki hanno deciso di aiutare militarmente l’Ucraina con l’invio di armi e mezzi. Una decisione storica, come l’ha definita la prima ministra svedese Magdalena Andersson, ricordando che è la prima volta dall’invasione sovietica della Finlandia nel 1939 che la Svezia invia armi a un paese estero impegnato in una guerra.
Svezia e Finlandia, da neutrali alla Nato?
L’invasione russa dell’Ucraina ha messo in allarme tutti i paesi della regione baltica. Secondo molti l’imperialismo mostrato da Putin nell’annunciare l’offensiva contro Kiev (“L’Ucraina non esiste”) porta a pensare che il capo del Cremlino avrebbe l’intenzione di ricostituire, per quanto possibile, l’impero russo zarista.
Se dal Cremlino si afferma che l’espansione verso est della Nato è una minaccia alla sicurezza della Russia, lo stesso si può dire, sul versante opposto, nel caso in cui l’Ucraina finisca sotto il controllo di Mosca: paesi Nato come Polonia, Ungheria, Slovacchia e Romania si ritroverebbero confinanti con la Russia.
La guerra in Ucraina preoccupa anche Svezia e Finlandia, minacciate dalla Russia qualora abbandonino la loro storica neutralità per aderire alla Nato. In entrambi i paesi negli ultimi tempo è cresciuto il sostegno all’idea di entrare nell’Alleanza atlantica.
In Finlandia un sondaggio di pochi giorni fa ha mostrato che, per la prima volta da decenni, la maggioranza dei finlandesi, il 53%, è a favore dell’entrata del paese nella Nato. Anche in Svezia sta crescendo il consenso alla Nato.
Sempre in Finlandia, il primo giorno dell’invasione russa è stata avviata la raccolta firme per il referendum sull’entrata nella Nato: in pochi giorni sono state raggiunte le 50mila firme necessarie perché la richiesta venga esaminata dal parlamento.