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Prove Invalsi obbligatorie per accedere agli esami di terza media e Maturità 2023: quando si svolgeranno

Dal 2023, per la prima volta, le prove Invalsi saranno obbligatorie per poter accedere agli esami di 3^ media e di Maturità: quando si svolgeranno

Pubblicato:

Simone Vazzana

GIORNALISTA

Giornalista professionista, è caporedattore di Virgilio Notizie. Ha lavorato per importanti testate e tv nazionali. Scrive di attualità, soprattutto di Politica, Esteri, Economia e Cronaca. Si occupa anche di data journalism e fact-checking.

Prove Invalsi obbligatorie per l’ammissione agli esami di terza media e di Maturità. La novità, rimasta congelata a causa degli anni segnati dal Covid, entra in vigore nell’attuale anno scolastico, 2022-2023, come confermato dal presidente dell’Istituto, Roberto Ricci. Cosa cambia per gli studenti e quando si svolgeranno le prove.

Cosa dice il decreto

Le prove Invalsi diventano requisito fondamentale per accedere all’esame di terza media e di Maturità a giugno 2023, ma in realtà il decreto legislativo che ne ha formalizzato l’obbligatorietà è il numero 62 del 2017.

A causa della pandemia, però, lo stesso non è stato mai applicato, rimanendo sospeso.

Questo significa che l’introduzione, da quest’anno, non è competenza del Ministero dell’Istruzione e del Merito del Governo Meloni.

Quando si svolgeranno le prove Invalsi

Ma quando si svolgeranno le prove Invalsi per l’anno scolastico 2022-2023? Ecco il calendario delle elementari:

  • 2^ elementare: 5 maggio 2023 (Italiano);
  • 2^ elementare: 5 maggio 2023 prova di lettura a tempo di un testo in italiano, di 2 minuti (svolta solo dalle classi campione e da tutte le classi delle scuole in lingua italiana della Provincia Autonoma di Bolzano);
  • 2^ elementare: 9 maggio 2023 (Matematica);
  • 5^ elementare: 3 maggio 2023 (Inglese);
  • 5^ elementare: 5 maggio 2023 (Italiano);
  • 5^ elementare: 9 maggio 2023 (Matematica).

Il calendario per gli studenti del 5° anno delle superiori

Per il 5° e ultimo anno delle superiori, le discipline per i test Invalsi saranno Italiano, Matematica e Inglese (prova di ascolto e di lettura).

Nelle classi campione le prove si svolgeranno in tre giornate, scelte dalla scuola tra queste quattro date: 1-2-3-6 marzo.

Per le classi non campione, le prove si svolgono tra l’1 marzo 2023 e il 31 marzo 2023, in un arco temporale che sarà indicato da Invalsi entro il 10 gennaio.

Le proteste degli studenti

La notizia non è stata accolta positivamente dagli studenti, contrari anche all’alternanza scuola lavoro, che è l’altro requisito per accedere agli esami di Maturità.

Studenti in piazza contro le prove Invalsi, in uno scatto del 2014

Bianca Chiesa, coordinatrice nazionale dell’Unione degli studenti, ha spiegato che “nonostante le numerose proteste dello scorso anno, per un esame di stato meno nozionistico, frontale e performativo, il ministro continua sulla strada della disintermediazione con gli studenti, riportando l’obbligatorietà delle prove Invalsi per l’accesso all’esame. Inoltre convoca il Forum delle Associazioni Studentesche più rappresentative (Fast) dopo aver già deciso che le modalità della maturità e l’obbligatorietà delle prove Invalsi”:

“Non vogliamo solo essere ascoltati – ha aggiunto, ripresa dall’Ansa -: rivendichiamo una scuola pensata dagli studenti per gli studenti. La nostra proposta è chiara e sviluppata su 5 pilastri secondo il manifesto nazionale della scuola elaborato agli Stati Generali della scuola di febbraio”.

Cosa sono le prove Invalsi

Le prove dell’Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e formazione (Invalsi) sono prove standardizzate che gli studenti svolgono in diverse fasi del loro percorso scolastico, per individuare il loro livello di competenze in alcune materie su scala nazionale.

Vengono ripetute annualmente in modo da tracciare uno storico sulle competenze e conoscenze degli studenti.

Le prove del 2021 hanno evidenziato come alle medie e alle superiori i risultati siano peggiorati rispetto ai livelli pre-Covid, probabilmente anche a causa dei limiti della didattica a distanza.

Fonte foto: ANSA

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