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Processo Eni e Shell, arriva la sentenza: tutti assolti

Processo Eni per corruzione internazionale: tutti assolti, la sentenza

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Claudio Descalzi e Paolo Scaroni assolti dalla settima sezione del Tribunale di Milano presieduta da Marco Tremolada nel processo per corruzione internazionale con al centro l’acquisizione dei diritti di esplorazione del blocco petrolifero Opl245 in Nigeria.A renderlo noto è l’Ansa. Descalzi è l’amministratore delegato di Eni, Scaroni è il suo predecessore ed attuale presidente del Milan e vicepresidente di banca Rothschild in Italia.

Assoluzione anche per Eni e Shell, le due compagnie petrolifere imputate in qualità di enti. “Finalmente a Claudio Descalzi è stata restituita la sua reputazione professionale e a Eni il suo ruolo di grande azienda”, il commento a caldo dell’avvocato Paola Severino, difensore dell’ad della compagnia petrolifera.

In totale, sotto accusa nel processo, ci sono stati 13 amministratori o intermediari di Eni e Shell. Tutti assolti e nessuna confisca alle società per l’1,1 miliardo di euro pagato ufficialmente al governo della Nigeria, ma ritenuto dai pm la più grande tangente mai pagata a politici e burocrati stranieri. La somma sborsata fa riferimento alla licenza petrolifera marittima ‘Opl 245’. Licenza detenuta dall’ex ministro del Petrolio, Dan Etete, il quale anni prima se la era autoattribuita dietro lo schermo della società Malabu.

Processo Eni, tutti assolti: le pene chieste dagli inquirenti

La Procura prima dell’estate scorsa aveva chiesto condanne per tutti, tra cui 8 anni di carcere per l’ad di Eni, Claudio Descalzi, e per il suo predecessore Scaroni, 10 anni per l’ex ministro del petrolio nigeriano, Dan Etete, 7 anni e 4 mesi per Roberto Casula, manager per la compagnia petrolifera italiana nell’area dell’Africa sub-sahariana, e la confisca di 1,1 miliardo sia nei confronti di Eni e di Shell – nei cui confronti è stata chiesta una sanzione pecuniaria di 900 mila euro ciascuna – sia nei confronti di tutti gli imputati.

Fonte foto: ANSA

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