Primo trapianto di rene di maiale geneticamente modificato su un uomo 62enne di Boston malato terminale
Primo trapianto di un rene di maiale, geneticamente modificato, sull'uomo: è successo a Boston, negli Stati Uniti
L’alba di una svolta storica. Il primo trapianto di un rene da un maiale geneticamente modificato in un uomo di 62 anni, affetto da una malattia renale terminale, è stato realizzato negli Stati Uniti, a Boston. Non esisteva ancora un precedente: altri tentativi erano stati compiuti in passato, ma su pazienti in morte cerebrale.
- Come è andato il trapianto di rene dal maiale all'uomo
- Chi ha effettuato il trapianto e chi è il paziente
- Cosa significa che il maiale è stato geneticamente modificato
Come è andato il trapianto di rene dal maiale all’uomo
Come sottolineato dall’Ansa il trapianto, in caso di successo, potrebbe dare speranza a centinaia di migliaia di persone con malattie renali.
In Italia, per esempio, ci sarebbero 8 mila persone in lista per un trapianto.
Secondo la United Network for Organ Sharing (UNOS), si sale a oltre 100 mila persone negli Stati Uniti: 17 persone muoiono nell’attesa.
Secondo Massachusetts General Hospital di Boston, citato dal New York Times, i segnali sarebbero promettenti: l’organo avrebbe iniziato a produrre urina poco dopo l’intervento e le condizioni del paziente continuerebbero a migliorare.
Chi ha effettuato il trapianto e chi è il paziente
Il trapianto, ha spiegato l’ospedale, è stato effettuato il 16 marzo ed è durato 4 ore.
A portarlo a termine, come riferito dal Fatto Quotidiano, sarebbero stati i chirurghi del Mass General Transplant Center.
Il paziente, Richard ‘Rick’ Slayman di Weymouth, cittadina nello Stato del Massachusetts, “si sta riprendendo bene e dovrebbe essere dimesso presto“, riporta LaPresse.
Cosa significa che il maiale è stato geneticamente modificato
Il rene è stato fornito da eGenesis di Cambridge, Massachusetts, da un maiale modificato geneticamente (l’ospedale ha spiegato che presenta 69 modifiche genomiche) con la tecnologia CRISPR-Cas9 per migliorare la compatibilità con l’uomo.
Gli scienziati, aggiunge Il Fatto Quotidiano, hanno inattivato i retrovirus endogeni suini del maiale per eliminare qualsiasi rischio di infezione nell’uomo.