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Prezzi dei voli in aumento per via della tassa Ue sul clima: rincari fino a 72 euro, ecco da quando

Lufthansa è la prima compagnia aerea ad aver alzato il costo dei biglietti in risposta alla tassa Ue sul clima. Volare costerà da 1 a 72 euro in più

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Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Il Green Deal europeo ha dei costi che, in mancanza di bonus e sgravi, si ripercuotono direttamente sul portafoglio dei consumatori. Per via della cosiddetta “tassa Ue sul clima”, che punta a ridurre le emissioni di anidride carbonica, le compagnie aeree alzeranno il prezzo dei biglietti aerei. La prima ad essersi mossa è Lufthansa.

Il piano europeo per l’ambiente

Sul fronte delle emissioni inquinanti, l’Ue punta ad abbatterle del -55% entro il 2030 e ad eliminarle completamente entro il 2050. L’Europa concede di compensare le emissioni di gas serra intraprendendo piani verdi ambientali come piantare alberi o riassorbire meccanicamente la CO2 emessa.

Ma non è tutto: il piano ReFuelEU Aviation prescrive che a partire dal 2025 tutti i voli in partenza da un aeroporto dell’Unione siano obbligati a utilizzare una quota minima di Saf, Sustainable aviation fuel ovvero carburante sostenibile per l’aviazione. Si tratta del 2% il prossimo anno, del 6% nel 2030, del 20% nel 2035, del 34% nel 2040, del 42% nel 2045 e infine del 70% nel 2050.

Aerei Lufthansa all’aeroporto di Francoforte in Germania.

Il Green Deal europeo, insomma, non si esaurisce nella sola Direttiva case green che nei prossimi anni peserà in maniera significativa sui proprietari degli immobili.

Lufthansa prima ad alzare il costo del biglietto

I rincari sui prezzi dei biglietti saranno applicati, in maniera proporzionale, su tutte le rotte nazionali, internazionali e intercontinentali.

La prima compagnia aerea a muoversi sarà la tedesca Lufthansa, che nel suo gruppo comprende anche Swiss, Austrian Airlines, Brussels Airlines, Air Dolomiti ed Eurowings.

A partire dall’1 gennaio 2025 Lufthansa introdurrà un supplemento ambientale al prezzo base del biglietto per tutti i voli in partenza dai 27 Paesi dell’Unione europea, dal Regno Unito, dalla Norvegia e dalla Svizzera.

Il rincaro minimo, per le tratte più brevi, sarà di 1 euro. Il rincaro massimo, per le tratte più lunghe, sarà di 72 euro. Il sovrapprezzo verrà applicato a partire dai biglietti acquistati dal 26 giugno per le partenze dall’1 gennaio 2025.

“Il supplemento è destinato a coprire parte dei costi aggiuntivi in costante aumento dovuti ai requisiti ambientali normativi”, commenta la compagnia aerea in una nota. “I requisiti di protezione del clima nell’Ue richiedono miliardi di investimenti e Lufthansa non può sostenere i costi da sola”.

Da scelta ad obbligo

Fino ad oggi Lufthansa aveva permesso ai suoi passeggeri di pagare un supplemento volontario per compensare l’emissione di CO2. Solo il 4% dei viaggiatori ha finora deciso di sostenere le cosiddette “green fares”, “tariffe verdi”. Ora dalla scelta di pochi si passa all’obbligo per tutti.

Si muovono le altre compagnie aeree

Il Corriere della Sera svela che anche altre compagnie aeree ritoccheranno molto presto all’insù i loro prezzi: si tratta di Air France-Klm e Iag (British Airways, Iberia).

Fonte foto: ANSA

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