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CRONACA NERA

Prende il sentiero sbagliato, si perde e precipita: escursionista 68enne ritrovato senza vita in Friuli

Dopo un giorno di ricerche è stato ritrovato, nel territorio di Lusevera, l’uomo disperso mentre percorreva il Cammino Celeste sui monti del Friuli

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Ubaldo Argenio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di cultura, sport e cronaca, scrive anche di attualità, politica e spettacolo. Laureato in Scienze della Comunicazione, inizia a collaborare con testate locali di Benevento per poi passare a testate nazionali, per le quali si è occupato principalmente di approfondimenti sportivi e culturali. Lavora anche come editor.

Un uomo di 68 anni è stato ritrovato senza vita in Friuli, dopo che si era perso disperso mentre percorreva il Cammino Celeste. L’escursionista è stato ritrovato dai vigili del fuoco in un canalone, dove giaceva già privo di vita.

L’escursione in Friuli

L’escursionista romano Maurizio Di Quinzio, un uomo di 68 anni giunto dal Lazio per percorrere il Cammino Celeste sui monti del Friuli, aveva fatto perdere le sue tracce nella giornata di ieri, sabato 15 luglio.

Già dalla serata infatti era iniziate le ricerche, dopo che l’uomo non si è presentato all’appuntamento per cena al rifugio di Pian dei Ciclamini, dove lo attendeva un secondo escursionista, il quale ha avvisato il gestore del locale, che a sua volta ha contattato i soccorritori.

Lusevera, il comune in provincia di Udine, in Friuli-Venezia Giulia, nel cui territorio è stato ritrovato l’escursionista disperso

Sono quindi subito iniziate le ricerche dell’uomo, con la Protezione civile che ha avviato le perlustrazioni con l’ausilio di un elicottero, che ha portato in quota i primi cinque soccorritori della stazione di Udine del soccorso alpino, con unità cinofila, e guardia di finanza.

Le ricerche del 68enne

Nella notte si è poi levato in cielo anche l’elicottero dell’Aeronautica militare Rcc abilitato al volo notturno, senza però riuscire a localizzare il 68enne disperso, nonostante il velivolo sia dotato del sistema Artemis, che permette di cercare in volo sul terreno la presenza di un apparecchio telefonico.

Le ricerche sono terminate in piena notte e sono riprese all’alba, con l’elicottero della Protezione civile e un equipaggio composto da soccorso alpino, guardia di finanza e vigili del fuoco, trasportato fino al campo base di Pradielis.

E proprio durante le ricerche di questa mattina, l’uomo è stato individuato in un canalone, in territorio di Lusevera, ormai privo di vita. Il corpo è stato quindi recuperato, dopo l’accertamento del medico legale e il nulla osta del magistrato.

Il sentiero sbagliato

Maurizio Di Quinzio è stato ritrovato in un canalone sotto il sentiero 711, a quota 900 metri. È probabile che l’uomo abbia imboccato il sentiero sbagliato, finendo su un terreno impervio dal quale sarebbe poi precipitato.

Il percorso 711 è difatti considerato sicuro e di bassa difficoltà, mentre sul sentiero imboccato da Di Quinzio, come ricordato dal CNSAS, il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, diversi incidenti mortali hanno avuto luogo negli anni passati.

L’ultima persona a vederlo in vita è stato un altro escursionista, che stava percorrendo lo stesso cammino autonomamente da Cornappo, e con il quale, dopo essersi incontrati casualmente in un paio di strutture per pernottare, si erano dati appuntamento per cena al rifugio di Pian dei Ciclamini, da dove è poi partito l’allarme.

Fonte foto: ANSA

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