Pontida, il video delle militanti cubane anticomuniste scambiate per contestatrici: strappato lo striscione
Momenti di tensione al raduno leghista a Pontida: alcune militanti anticomuniste di origine cubana sono state scambiate erroneamente per contestatrici
A tre anni dall’ultima volta e a sette giorni dalle elezioni politiche la Lega è tornata a Pontida, in provincia di Bergamo, per il suo tradizionale raduno.
Dal palco allestito sul pratone, il leader del Carroccio Matteo Salvini si è rivolto alla platea nordista dopo un bagno di folla e ha presentato i sei principali impegni del partito finalizzati “a cambiare” il Paese.
Ma non sono mancati i momenti di tensione. Durante i saluti iniziali alcune militanti anticomuniste di origine cubana sono state scambiate dalla folla leghista per contestatrici e si è generato il caos.
- Pontida, il caos per le militanti scambiate per contestatrici
- Gli impegni della Lega firmati al raduno
- Salvini: "Mai preso soldi da Mosca"
Pontida, il caos per le militanti scambiate per contestatrici
A finire nel mirino della platea sono state due donne, che in mezzo alle prime file davanti al palco hanno alzato uno striscione con scritto: “Tu sei comunista per cose lette o sentite. Io sono anticomunista perché nel comunismo ci ho vissuto”.
Il problema è che inizialmente sono state considerate per errore delle contestatrici. Dopo qualche istante infatti le persone intorno alle militanti di origine cubana hanno iniziato a inveire, hanno preso dalle loro mani lo striscione e lo hanno in parte strappato.
L’equivoco che ha provocato il caos è stato poi chiarito nel giro di qualche minuto. Davanti ai giornalisti una delle due donne contestate ha spiegato con enfasi: “Noi siamo anticomuniste e il comunismo lo abbiamo vissuto in casa, non vogliamo che arrivi qui in Italia. Per questo lottiamo ogni giorno”.
Gli impegni della Lega firmati al raduno
Il leader della Lega Matteo Salvini, come detto, ha presentato i sei punti con cui la Lega si impegna in vista di un eventuale futuro governo del centrodestra. Li ha definiti i “sacri impegni” per “prendere in mano l’Italia”.
Il segretario del partito ha chiamato sul palco ministri e governatori per far firmare davanti alla folla il cartellone con tutti i punti stabiliti.
Si tratta di: stop al caro bollette, riforma dell’autonomia regionale, stop alla Legge Fornero e sì a Quota 41, stop agli sbarchi e ripristino dei decreti sicurezza, Flat tax e pace fiscale, una giustizia giusta.
Salvini: “Mai preso soldi da Mosca”
Durante il suo intervento a Pontida il leader della Lega è tornato sulle accuse mosse dalla sinistra dopo l’indiscrezione statunitense sui finanziamenti della Russia ad alcuni partiti europei.
“Hanno parlato per 15 giorni di fondi russi. Zero. Non abbiamo mai chiesto né preso niente. Siamo soltanto italiani e chiediamo solo il lavoro e il rispetto”. Così Salvini ha provato a spegnere la polemica.