Professoressa lascia la sua eredità al killer Pietro Maso
L'anziana avrebbe scritto nel testamento che i suoi soldi potrebbero aiutare Pietro Maso a condurre una vita onesta
Una professoressa in pensione 96enne, originaria della provincia di Salerno e residente a Roma, avrebbe lasciato la sua eredità a Pietro Maso, secondo quanto riporta Il Giornale. Oggi 49enne, l’uomo uccise i suoi genitori appena 19enne nella loro casa a Montecchia di Crosara (Verona).
“Dispongo che il mio patrimonio vada interamente a Pietro Maso, nato a San Bonifacio il 17 luglio 1971, in ragione del pentimento e del ravvedimento dimostrato, perché possa rifarsi una nuova vita onesta“, riporterebbe il documento.
Gina, riporta Il Giornale, aveva consegnato lo scorso 28 settembre un testamento olografo a un’associazione capitolina, GiustItalia, che si occupa di pratiche fiscali e notarili. È morta il 21 ottobre. L’eredità dell’ex insegnante, nubile e senza figli, ammonterebbe a circa 850mila euro, tra casa, terreni e conti correnti.
Pietro Maso, che ora si trova in Spagna, avrebbe 6 mesi di tempo per decidere se accettare il lascito dell’anziana e avvertire l’esecutore testamentario delle volontà della donna, l’avvocato Alessandro Romano.
Chi è Pietro Maso, condannato per l’omicidio dei genitori
Il 17 aprile del 1991 Pietro Maso uccise per soldi i suoi genitori, Antonio Maso e Mariarosa Tessari, insieme a tre complici mascherati, Giorgio Carbognin, Paolo Cavazza e Damiano Burato. Condannato a 30 anni, è apparso spesso sulla stampa, parlando di pentimento e della sua conversione.
Proprio l’incontro con Papa Francesco aveva fato discutere. “Non ci potevo credere. Mi ha anche chiesto di pregare per lui. Lui, il Papa, che chiedeva a me di pregare per lui. Io, che sono l’ ultimo, il maledetto, l’assassino, il mostro“, aveva dichiarato, secondo quanto riporta Il Giornale.