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Pesce d'aprile, i 5 scherzi più famosi della storia

Una raccolta di famosissimi scherzi nel giorno del Pesce d'aprile: dalle invasioni aliene alla scoperta della Forza dei Jedi

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Il 1° aprile è noto a tutti per essere il giorno degli scherzi, il cosiddetto Pesce d’aprile. Tutti sono sull’attenti, pronti a intercettare e schivare probabili beffe fatte da amici e parenti, ma sono molti gli esempi dei grandi marchi che elaborano scherzi per avvicinarsi ai propri clienti. Non solo: anche i mezzi d’informazione, in passato, si sono prestati a burle simpatiche per strappare un sorriso alla gente, e in qualche caso anche per terrorizzarla. Ecco una raccolta dei più famosi.

1938, Orson Welles e lo sceneggiato su “La Guerra dei Mondi”

Sebbene il Pesce d’aprile abbia una tradizione ben radicata e antica nella storia, gli scherzi più famosi risalgono al secolo scorso. Riportiamo uno dei più famosi: anche se non fu propriamente un Pesce d’aprile, i suoi effetti sulla popolazione furono esilaranti.

Il 30 ottobre 1938 il regista Orson Welles manda in onda un programma radiofonico basato su “La Guerra dei Mondi”, il romanzo di fantascienza di Herbert George Wells. Il romanzo, così come lo sceneggiato, parla di un’ipotetica invasione aliena.

Orson Welles accanto a Pier Paolo Pasolini sul set del film “La ricotta”, 1962

Gli ascoltatori del programma radiofonico non capirono subito che si trattava di una finzione, e si diffuse un’ondata di panico che spinse in molti ad intasare i centralini di polizia con domande e segnalazioni. Lo stesso Welles si stupì dell’effetto provocato dalla trasmissione, che non era stata pensata come uno scherzo.

1977, lo scherzo del Guardian: l’arcipelago di San Serriffe

Passando invece ai Pesci d’aprile veri e propri, è famoso quello del quotidiano The Guardian che nel 1977 inaugura la tradizione di pubblicare false notizie spacciandole per vere. In quell’anno viene infatti pubblicato uno speciale dedicato all’arcipelago fittizio di San Serriffe, che fa il verso al carattere tipografico sans serif.

L’arcipelago, infatti, si componeva di piccole isole a forma di punto e virgola, con riferimenti e giochi di parole a tema tipografico. Lo speciale fu talmente approfondito e realistico che in molti contattarono il giornale parlando addirittura di vacanze memorabili trascorse lì.

1978, l’Iceberg di Sydney

Nel 1978 appare nel porto di Sydney un enorme iceberg trainato da una barca. Dick Smith, un personaggio del luogo, afferma di aver voluto portare in Australia un iceberg dell’Antartico per farne cubetti di ghiaccio da vendere a 10 centesimi.

L’evento attira l’attenzione dei media che fanno la cronaca dell’arrivo al porto dell’enorme iceberg, ma la pioggia rovina improvvisamente i piani dell’ideatore dello scherzo: la struttura è in realtà un blocco di plastica ricoperto di schiuma da barba e schiuma antincendio.

1989, l’Ufo di Londra

Il 31 marzo 1989 migliaia di automobilisti londinesi vengono colti dal panico vedendo scendere dal cielo un disco volante luminoso. Il presunto Ufo atterra in un campo non lontano da Londra, e subito i testimoni contattano la polizia temendo un’invasione aliena.

All’arrivo degli agenti, dal disco volante esce un figuro che indossa una tuta argentata, richiamando l’iconografia degli alieni degli anni ’80. Tutti sono terrorizzati, ma l’uomo è in realtà Richard Branson, presidente di Virgin Records, e il disco volante è in realtà una mongolfiera. Doveva atterrare il 1° aprile a Hyde Park, ma a causa di venti avversi è atterrato il giorno prima in un altro luogo.

2015, il mistero della Forza dei Jedi

Riportiamo infine uno scherzo recente in terra nostrana. Il 1° aprile 2015 due scienziati italiani del Centro europeo di ricerche nucleari di Ginevra (Cern) affermano di aver disvelato il mistero della Forza, l’energia che permea gli esseri viventi ben nota ai fan dell’universo di Star Wars.

I due pubblicano una foto in cui mostrano di riuscire a muovere alcuni oggetti senza toccarli, attribuendo la scoperta al potenziamento del Large Hadron Collider (LHC), l’acceleratore di particelle del Cern. Ovviamente si tratta di uno scherzo.

Fonte foto: 123rf

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