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POLITICA ESTERA

Per Milei il comunismo è una "malattia" e lo Stato "un'associazione criminale": intervista a Quarta Repubblica

Javier Milei, presidente argentino, è stato intervistato da Porro. Nell'intervista ha detto: "Lo Stato è criminale" e "Il comunismo è una malattia"

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Giorgia Bonamoneta

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, si concentra sulla politica e la geopolitica, scrive anche di economia e ambiente. Laureata in Editoria e Scrittura presso La Sapienza di Roma, ha iniziato a scrivere per una testata impegnata sui diritti civili, prima di lavorare in diverse testate di attualità.

Javier Milei, presidente argentino, ha confermato la propria filosofia “anarcocapitalista” anche in Italia. In viaggio nel Bel paese, dopo aver incontrato il Papa, il presidente della Repubblica Sergio Matterella e la premier Giorgia Meloni, si è fatto intervistare da Nicola Porro. L’intervista andrà in onda questa sera su Retequattro. Il presidente, durante lo scambio televisivo, ha detto di ritenere lo Stato un nemico e “un’associazione criminale”. Tra le diverse affermazioni anche quella sul comunismo, che ha chiamato “malattia”.

Milei: “Lo Stato è criminale”

In un’intervista a Quarta Repubblica, lo show televisivo condotto da Nicola Porro, il presidente dell’Argentina Javier Milei ha detto che lo Stato è criminale. L’argentino ha spiegato di essere un anarcocapitalista e per questo sente un profondo disprezzo per lo Stato. “Ritengo che lo Stato sia il nemico, io penso che lo Stato sia un’associazione criminale”, dice.

Per rispondere alla domanda del conduttore Porro, che gli chiede di spiegarsi, dice:

Di fatto lo Stato è un’associazione criminale in cui un insieme di politici si mettono d’accordo e decidono di utilizzare il monopolio per rubare le risorse del settore privato […] quindi lo Stato non è soltanto l’associazione criminale più grande del mondo ma inoltre è il ladrone stazionario più grande del mondo.

 Javier Milei, presidente dell’Argentina, ha affermato che “lo Stato è criminale”

Porro: “Il comunismo è una malattia?”

Tra le tante dichiarazioni sopra le righe di Milei c’è quella sul comunismo. L’affermazione arriva dopo uno scambio con il presentatore; questo dice a Milei che, anche se ora dice che lo Stato è il nemico, una volta al potere “lo Stato sarà Lei”. Il presidente argentino si sente attaccato e definisce le parole di Nicola Porro un insulto. Il conduttore allora spiega: “No, non volevo. Non si arrabbi. Il vero insulto per lei è ‘comunista’”. A quel punto Milei risponde che ‘lo Stato sarà Lei’ è un insulto comunista.

Porro incalza e chiede perché il comunismo è “una malattia dell’anima” e Milei risponde:

Io originariamente pensavo che fosse un problema mentale […] Perché il socialismo puro è stato sconfitto dalla teoria economica. Ho pensato prima che fosse un problema di indole, di carattere mentale. Ma, poi, mi sono reso conto che era qualcosa di molto peggio, che era una malattia dell’anima. Quando il socialismo è stato applicato bene, hanno assassinato più di 6 milioni di esseri umani.

Il rapporto con Papa Francesco

In passato Milei ha fatto diverse affermazioni controverse sull’attuale Papa. Nel viaggio a Roma lo ha incontrato e si è ricreduto sulla sua figura. Il presidente argentino ha confessato di aver capito che “il Papa è la persona argentina più importante di tutta l’Argentina, è il leader dei cattolici nel mondo”.

A partire da questa considerazione e dalla consapevolezza che Papa Francesco rappresenti l’Argentina, Milei ha detto di aver riconsiderato alcune posizione e di aver costruito un legame positivo con il Santo padre.

Fonte foto: ANSA

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