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CRONACA ESTERA

Patrick Zaki si è sposato al Cairo con Reny Iskander: la cerimonia si è svolta presso una cattedrale copta

L'attivista Patrick Zaki ha celebrato il suo matrimonio con la fidanzata Reny secondo il lungo rito copto-ortodosso connotato da canti liturgici

Pubblicato:

Roberto Vivaldelli

GIORNALISTA

Giornalista professionista esperto di relazioni internazionali e geopolitica, scrive anche di attualità, cultura ed economia. Collaboratore di diverse testate nazionali, ha scritto due libri e curato la pubblicazione in italiano di un saggio del politologo statunitense John J. Mearhseimer.

Patrick Zaki si è sposato al Cairo con Reny Iskander. La cerimonia si è svolta nella Cattedrale copta di San Marco, nel quartiere di Heliopolis della capitale egiziana.

Il matrimonio dell’attivista

Zaki ha celebrato il suo matrimonio sabato 9 settembre con la fidanzata Reny Iskander secondo il lungo rito copto-ortodosso caratterizzato da canti liturgici.

Oltre ai genitori della sposa e dello sposo (papà George e mamma Hala) e alla sorella di Patrick, Marise, riferisce l’agenzia Ansa, in chiesa erano presenti fra gli altri la sua avvocata principale, Hoda Nasrallah, e diversi attivisti per la difesa dei diritti umani in Egitto.

Tra questi anche Ahmed Douna, come Patrick graziato quest’estate dal presidente egiziano Abdel Fattah Al-Sisi.

La cerimonia copta

La sposa, Reny Iskander, indossava un vaporoso abito bianco con velo e Patrick un completo nero con papillon e camicia bianca.

Durante la funzione l’attivista per i diritti umani ha poi indossato una pesante tunica bianca con bordature e croce dorate e Reny un’abbinata mantellina.

Reny Iskander e l’attivista per i diritti umani Patrick Zaki si sono sposati in Egitto

Chi è Reny Iskander

Come spiega Il Resto del Carlino, Reny Iskander si è laureata in Women’s e Gender studies dell’Unibo lo scorso 5 luglio.

Lei era presente in Ateneo, lui in collegamento dall’Egitto. I due sono insieme da più di quattro anni, uniti nel percorso di studi e nella vita privata.

La grazia e l’arrivo in Italia

L’attivista egiziano, laureato presso l’Università di Bologna e cittadino onorario del capoluogo emiliano, è stato graziato a giugno al termine di caso giudiziario in Egitto durato tre anni.

Zaki è arrivato al terminal 1 dell’aeroporto di Malpensa il 23 giugno. Ad accogliere Zaki calorosamente il rettore dell’Università di Bologna, Giovanni Molari, e la sua professoressa, Rita Monticelli.

Zaki ha espresso nella mattinata di domenica 23 luglio la sua gratitudine verso l’Italia e il governo guidato da Giorgia Meloni, riconoscendo gli sforzi compiuti per il suo rientro nel Paese.

Le polemiche erano scaturite a partire dalla scelta di Zaki di declinare l’offerta del volo di Stato. Tuttavia, il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, aveva spiegato che per il governo non era importante ricevere riconoscimenti per la liberazione dello studente.

Fonte foto: ANSA

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