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Pamela Mastropietro, ergastolo confermato per Innocent Oseghale: per il pg la 18enne è stata violentata

Confermato l'ergastolo a Innocent Oseghale, già in carcere per l'omicidio di Pamela Mastropietro: la decisione della Corte d'Assise

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Luca Bucceri

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto del mondo dello sport e della politica, scrive anche di attualità ed economia. Laureato in Scienze della Comunicazione, muove i primi passi nelle redazioni sportive di Palermo per poi trasferirsi a Milano e lavorare per importanti testate.

La Corte d’Assise di Perugia ha confermato l’ergastolo per Innocent Oseghale, il nigeriano che il 30 gennaio 2018 uccise la 18enne Pamela Mastropietro in provincia di Macerata. I giudici hanno infatti confermato la sentenza, già diventata definitiva, per l’omicidio della giovane riconoscendo anche l’aggravante della violenza sessuale.

Omicidio Mastropietro, confermato l’ergastolo di Oseghale

Già in carcere per scontare la pena, Innocent Oseghale nella giornata di mercoledì 22 febbraio 2023 ha appreso della decisione della Corte d’Assise di Perugia di confermare la condanna. Il nigeriano, che puntava alla diminuzione della pena, ha subito la conferma dopo che i giudici hanno riconosciuto l’aggravante della violenza sessuale ai danni della 18enne.

Proprio su questo punto giocava la difesa, con la Cassazione che aveva mandato gli atti a Perugia per un processo di appello bis. La famiglia Mastropietro, che temeva la riduzione della condanna, può invece tirare un sospiro di sollievo.

 

L’aggravante della violenza sessuale

A portare la Corte d’Assise a confermare l’ergastolo, quindi, l’aspetto della violenza. Secondo quanto ribadito dal procuratore generale Marco Verni, legale di parte civile e fratello di Alessandra Verni, la madre della ragazza che di recente si era presentata in aula con una maglia shock, il corpo di Pamela sarebbe stato smembrato da Oseghale proprio per “coprire la violenza sessuale”.

Per Ippolita Naso, legale di Stefano Mastropietro, Pamela “era incapace di autodeterminarsi, era sotto terapia farmacologica con 4 tipi di farmaci diversi tra cui antipsicotici” e da quando era fuggita dalla comunità dove si trovava il suo comportamento “faceva parte del suo disturbo e della sua personalità disturbata”.

La ricostruzione dell’omicidio Mastropietro

Pamela Mastropietro fu trovata morta tra il 30 e il 31 gennaio 2018, a due giorni dalla sua scomparsa dalla comunità di recupero per tossicodipendenti di Corridonia, in provincia di Macerata. Il corpo della 18enne fu trovato all’interno di due trolley, smembrato e all’interno di alcuni sacchi.

Per l’omicidio della giovane furono accusati Innocent Oseghale, per il ritrovamento dei vestiti della giovane in casa sua, e i connazionali Desmond Lucky e Lucky Awelima. Questi ultimi, nel giugno 2018, furono scagionati dall’accusa di omicidio mentre Oseghale andò a processo. Secondo quanto ricostruito il nigeriano agganciò la 18enne mentre vagava per strada in cerca di droga e dopo averla violentata la uccise con due coltellate al fegato.

Fonte foto: IPA

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