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POLITICA ESTERA

Papa nomina padre Georg Gänswein Nunzio nei Paesi Baltici dopo la lite: cosa significa la mossa di Francesco

Padre Georg Ganswein sarà Nunzio Apostolico nei Paesi Baltici. L'annuncio della nomina, effettuata da Papa Francesco, mette fine alle voci sui presunti attriti tra i due

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Alberto Cantoni

GIORNALISTA

Giornalista professionista. Scrive di cronaca e attualità, ma le passioni più grandi sono la tecnologia e l’innovazione. Dopo una laurea in Comunicazione e un master in Giornalismo muove i primi passi nelle redazioni di alcune testate nazionali tra Milano e Roma. Attualmente collabora con diverse realtà editoriali.

Padre Georg Ganswein sarà Nunzio Apostolico nei Paesi Baltici: in particolare in Lituania, Estonia e Lettonia. Prima della nomina, effettuata come da prassi da Papa Francesco, all’ex segretario di Benedetto XVI – protagonista di una querelle con Bergoglio a causa della pubblicazione del controverso libro Nient’altro che la verità (2023) – erano state proposte tre diverse destinazioni, dal Costa Rica all’Africa. L’annuncio mette fine alle voci sui presunti attriti tra i due.

Padre Georg Ganswein Nunzio Apostolico nei Paesi Baltici

La scelta dell’attuale Arcivescovo titolare di Urbisaglia e Prefetto emerito della Casa Pontificia non è stata casuale.

Oltre a rappresentare un’area centrale per la politica internazionale vista la vicinanza alla Russia, i Paesi Baltici darebbero a Ganswein la possibilità di essere più vicino alla sua famiglia, stabile in Germania.

Georg Ganswein ospite a Porta a Porta (Rai 1) 

Come riporta il Corriere della Sera, la Santa Sede aveva già espresso una volontà di “distensione” di Papa Francesco nei confronti del cardinale, dopo le voci sui rapporti burrascosi tra i due.

Le critiche di Ganswein a Papa Francesco

La notizia che arriva dal Vaticano pone quindi fine ai presunti attriti tra l’ex segretario di Benedetto XVI (al suo fianco dal 1992 fino alla morte, avvenuta il 31 dicembre 2022) e Bergoglio.

La pubblicazione di Nient’altro che la verità, nel 2023, aveva dato il via alla vicenda.

Già in un’intervista al quotidiano cattolico tedesco Die Tagespost, rilasciata a distanza di pochi giorni dal funerale di Ratzinger, Ganswein aveva rivelato che la stretta sulla Messa in latino decisa da Francesco nel 2021 aveva “spezzato il cuore” dell’ex Papa emerito.

La “replica” di Bergoglio

A distanza di pochi mesi, il giornalista spagnolo Javier Martinez-Brocal aveva pubblicato un altro testo, Il successore, che conteneva parole dure e  inequivocabili pronunciate da Bergoglio:

“Mi ha addolorato il fatto che abbiano usato Benedetto contro di me. Il libro di don Gaenswain è stato pubblicato il giorno della sua sepoltura, e mi è sembrato una mancanza di nobiltà e umanità

Benedetto era l’uomo meno attaccato al potere che abbia mai conosciuto – proseguiva nel testo papa Francesco, spiegando di avere sempre avuto ottimi rapporti con il predecessore –. Ha lasciato perché non si sentiva più abbastanza in forze per svolgere al meglio il suo ruolo”.

Fonte foto: ANSA

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