Origini del Covid, il giallo dei dati di Wuhan cancellati
Un set di dati sulla sequenza genetica del coronavirus è stato cancellato dal database americano su richiesta della Cina
Spunta un nuovo elemento nelle indagini sull’origine e la rapida diffusione del coronavirus responsabile del Covid-19 che potrebbe gettare nuova luce sulla genesi della pandemia e allo stesso tempo allungare delle ombre sul ruolo e il comportamento della Cina.
Un ricercatore americano ha scoperto che un set di dati contenente sequenze genetiche di Sars-CoV-2 risalenti all’inizio dell’epidemia di Wuhan è stato cancellato dal database del “National Institutes of Health” americano. I dati contenevano la sequenza genetica del virus dei primi casi di Covid scoperti a Wuhan tra il gennaio e il febbraio 2020.
L’ente federale americano ha confermato al Wall Street Journal di aver cancellato i dati su richiesta dei ricercatori cinesi. Una richiesta che era stata fatta a giugno dell’anno scorso perché i dati erano stati in seguito aggiornati con l’aumento dei casi.
Secondo il ricercatore americano che ha fatto la scoperta, Jesse D. Bloom del Fred Hutchinson Cancer Research Center, Howard Hughes Medical Institute di Seattle, la circostanza aumenta il mistero relativo all’origine della pandemia.
Il ricercatore ha presentato i risultati della sua indagine in un lavoro in fase di pre-print, quindi non ancora sottoposto alla revisione fra pari, in cui parla di alcune incongruenze e del “giallo” relativo ai dati cancellati.
Bloom afferma che “non c’è una ragione scientifica plausibile per la cancellazione” dei dati, e ipotizza che “le sequenze siano state cancellate per oscurarne l’esistenza”.
Sostiene di essere riuscito a recuperare i file cancellati, da Google Cloud, e di aver ricostruito “sequenze parziali di 13 dei primi campioni del virus”. Dall’analisi di queste sequenze emergerebbe che i primi virus studiati dall’Oms non sarebbero pienamente rappresentativi di tutti i ceppi virali in circolazione in Cina in quei primi mesi del 2020.
“Le prime sequenze di Sars-CoV-2 – scrive – sono state raccolte a Wuhan a dicembre, ma queste sono più distanti dal gruppo dei coronavirus del pipistrello correlati rispetto alle sequenze raccolte a gennaio da altre località della Cina o anche da altri Paesi”.
I dati sono incompleti ed è impossibile trarre conclusioni, conclude Bloom, sottolineando l’importanza di continuare con le indagini per fare piena luce sull’origine della pandemia.