Omicron, quante possibilità ci sono di reinfettarsi? Lo studio su chi ha avuto il Covid dopo essere guarito
Lamberto Manzoli, dell'università di Bologna, ha da poco pubblicato una ricerca sull'European Journal of Clinical Investigation
Numeri impressionanti quelli che hanno fatto innalzare la curva dei contagi in Italia negli ultimi mesi. Stando all’ultimo bollettino (quello di sabato 7 agosto) sono 1.105.458 gli italiani attualmente positivi al coronavirus.
Un quadro poco affidabile, se si considera che molti avranno deciso di isolarsi senza comunicare l’avvenuta infezione alle Asl. Armati di tampone fai-da-te, sono queste le persone che determinano una sottostima nei numeri ufficiali della Protezione Civile.
- Quante persone hanno avuto il Covid in Italia e perché i numeri ufficiali non sono attendibili
- Covid e reinfezioni: quante possibilità esistono di contrarre la malattia dopo essere guariti
- Prendere di nuovo il coronavirus dopo aver avuto Omicron: le chances di avere la malattia grave
Quante persone hanno avuto il Covid in Italia e perché i numeri ufficiali non sono attendibili
Possiamo quindi aspettarci che gli italiani che hanno avuto il SARS-CoV-2 siano stati ben di più dei notificati 21.286.771. Colpa anche della contagiosissima Omicron 5, che ci sta facendo vivere un’estate con nuovi episodi di malattia a cinque o (fino a qualche settimana fa) sei cifre.
Un fatto inedito, se si considera che fino al 2022 le estati erano state sempre scandite da un abbassamento della curva. Il punto è però un altro, non secondario, se si considera quante persone abbiano sperimentato il Covid, magari per la prima volta, negli ultimi giorni.
Covid e reinfezioni: quante possibilità esistono di contrarre la malattia dopo essere guariti
La domanda che i guariti si fanno, a questo punto, è: quante possibilità esistono di una reinfezione? La risposta l’ha data a La Repubblica Lamberto Manzoli, dell’università di Bologna, che ha da poco pubblicato uno studio a riguardo sull’European Journal of Clinical Investigation insieme ai suoi collaboratori.
“Reinfettarsi dopo un primo contagio è infrequente”, queste sono state le parole del ricercatore. “Infrequente – ha specificato – non vuol dire impossibile, e anche da questo punto di vista Omicron è più efficiente delle varianti precedenti. Con Alfa e Delta circa l’1% dei guariti si ricontagiava entro un anno. Omicron arriva al 3,3%, e sta salendo”.
“Questa percentuale è abbastanza stabile rispetto all’età e nei vaccinati è dimezzata rispetto ai non vaccinati”.
Prendere di nuovo il coronavirus dopo aver avuto Omicron: le chances di avere la malattia grave
C’è poi una buona notizia: “Quando il coronavirus bussa la seconda volta è in genere più leggero. Ammalarsi in modo grave con il nuovo contagio è davvero raro. Capita a una persona su 2mila circa, nel gruppo dei reinfettati”.