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Omicron, nuovo vaccino per contrastare la variante: risultati non brillanti, parlano gli scienziati

La versione del vaccino Moderna contro Omicron non ha dimostrato di indurre livelli di anticorpi differenti dalla dose 'tradizionale'

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Moderna e Pfizer stanno tentando di aggiornare i propri vaccini mettendo a punto un preparato che sia in grado di contrastare la variante Omicron, che si sta diffondendo in modo rapidissimo nel mondo. Uno studio realizzato su dei primati, in relazione alla capacità del vaccino di Moderna di influire contro la nuova mutazione, non ha però mostrato benefici decisivi di protezione se paragonato al vaccino “tradizionale”.

Il lavoro, come ha rilevato il Corriere della Sera, è stato effettuato dagli esperti del National Institutes of Allergy and Infectious Diseases’s Vaccine Research Center, e parte del National Institutes of Health degli Stati Uniti. Si è proceduto a confrontare i livelli di protezione nei primati che hanno ricevuto la dose booster ‘classica’ di Moderna con quelli dei primati a cui è stata somministrata la dose booster aggiornata sul ceppo della variante Omicron.

Lo studio, che è stato pubblicato su un server di prestampa venerdì, non ha ancora superato la revisione tra pari ed è molto ridotto visto che ha riguardato 8 animali. In base ai risultati ottenuti, dall’analisi del sangue dei primati si è scoperto che i livelli di anticorpi neutralizzanti generati da entrambi i vaccini erano sostanzialmente simili.

“Booster Omicron potrebbe non fornire una maggiore immunità”

“Pertanto, un booster di Omicron potrebbe non fornire una maggiore immunità o protezione rispetto a un booster con l’attuale vaccino Moderna”, hanno dichiarato gli scienziati.

L’autore senior Robert Seder, capo del dipartimento Immunità cellulare presso il Centro di ricerca sui vaccini, ha sottolineato che esiti simili sono arrivati anche l’anno scorso dopo uno studio effettuato con lo stesso procedimento dal suo team. In quel caso si stava lavorando su un richiamo basato sulla variante Beta.

Dati più solidi per prendere decisioni certe arriverebbero da studi condotti sulle persone, ma potrebbe non essere opportuno aggiornare i vaccini in base alla variante Omicron. C’è anche il bicchiere mezzo pieno da guardare: vale a dire che i vaccini in uso (nello specifico Moderna) innescano immunità nelle cellule B, le quali, soprattutto nelle terze dosi, reagiscono ai vari ceppi tra cui Omicron, Beta o Delta.

Coronavirus, non si smette di sperimentare sui vaccini

In un commento inviato via e-mail a Statnews, Moderna ha reso noto che non smetterà di sperimentare: “Riteniamo che la protezione contro le varianti di preoccupazione sarà importante, soprattutto mentre guardiamo all’autunno del 2022. Continueremo a seguire la scienza e l’epidemiologia di SARS-CoV-2 e potenziali nuove varianti. Ci impegniamo a rimanere al passo con il virus mentre si evolve”.

Fonte foto: ANSA
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