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Omicidio Thomas Luciani a Pescara, un indagato accusa il testimone che ha fatto ritrovare il cadavere

Il testimone che ha aiutato a trovare il cadavere di Thomas Luciani è stato accusato da un indagato per l'omicidio. "Lo ha colpito anche lui"

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Luca Mastinu

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, scrive di cronaca nera e attualità. Muove i primi passi nel fact checking per poi appassionarsi al mondo dell'informazione. Collabora con altre testate e siti web, esperto di musica.

Anche lui avrebbe colpito Thomas Luciani: queste le accuse che arrivano da uno dei due 16enni indagati per l’omicidio del 17enne a Pescara, rivolte al testimone che dopo il massacro ha dato l’allarme al padre e ha consentito agli inquirenti di raggiungere il luogo in cui si trovava il cadavere, al parco Baden Powell. Le posizioni dei giovanissimi presenti sul luogo del delitto la sera di domenica 23 giugno sono ora al vaglio degli inquirenti, che hanno sequestrato i loro telefonini.

Un indagato accusa il testimone

Come riporta ‘TgCom24’, tra i due 16enni in carcere per l’omicidio di Thomas Luciani stanno volando accuse incrociate. Uno dei due giovanissimi, inoltre, avrebbe puntato il dito contro il testimone con accuse gravissime.

Secondo la sua versione, lo stesso testimone avrebbe partecipato all’aggressione al parco Baden Powell. Parliamo, ovviamente, dello stesso testimone che dopo l’omicidio ha messo il padre al corrente dell’accaduto, portando quindi al ritrovamento del corpo del 17enne e all’arresto dei due presunti responsabili.

Un indagato per l’omicidio di Thomas Luciani a Pescara accusa il testimone di aver partecipato all’aggressione. Sarebbe lo stesso testimone che ha portato al ritrovamento del cadavere dopo aver dato l’allarme al padre

Va detto che la posizione di tutti i giovanissimi presenti al parco Baden Powell è al vaglio degli inquirenti. I loro cellulari sono stati sequestrati e saranno sottoposti a una perizia.

L’intento è sapere di più sull’eventuale debito di droga della vittima e sull’appuntamento che Luciani avrebbe avuto al parco con altri ragazzi.

Il parco chiuso dopo l’omicidio, la decisione del sindaco di Pescara

Il sindaco di Pescara Carlo Masci ha deciso di chiudere al pubblico il parco Baden Powell, teatro dell’omicidio. Ascoltato da ‘Quotidiano Nazionale’, il primo cittadino ha specificato che l’episodio si è consumato “fuori dal parco, nell’area adiacente alle ferrovie”.

Purtroppo quello è diventato “un luogo di incontro per fare fotografie e selfie, in una sorta di turismo macabro” in cui il punto in cui un 17enne ha perso la vittima è stato convertito in una location per creator improvvisati. Carlo Masci precisa che la chiusura è temporanea, e il parco riaprirà “tra qualche giorno“.

L’iniziativa per ricordare Thomas Luciani

Sempre Carlo Masci fa sapere a ‘Quotidiano Nazionale’ di essere in trattativa con i dirigenti di Rfi (Rete Ferroviaria Italiana) affinché lo spazio intorno al parco in cui ha avuto luogo la mattanza “possa diventare un luogo di aggregazione sportiva“.

Contestualmente, sono in corso i lavori per una targa dedicata al 17enne ucciso. “Troveremo le frasi giuste”, promette il sindaco di Pescara.

Fonte foto: ANSA

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