Omicidio Meredith, il nuovo sfogo di Raffaele Sollecito
Raffaele Sollecito ha dichiarato di essere vittima di pregiudizi nel mondo del lavoro
Raffaele Sollecito, prima condannato e poi riconosciuto innocente, anche in Cassazione, per l’omicidio di Meredith Kercher, si è lasciato andare a un nuovo sfogo.
A raccogliere le dichiarazioni dell’ingegnere pugliese è stato il “Corriere della Sera”: “Sono assolutamente innocente, sono stato assolto. Sono passati 12 anni, mica un giorno. C’è un forte pregiudizio, dovuto soprattutto a ciò che hanno inculcato alla gente nei primi anni di questa vicenda. Quando è arrivata l’assoluzione, non ne hanno parlato molto dei motivi e delle conclusioni dei giudici. Sono stato sempre descritto come un burattino nelle mani di Amanda Knox, una persona succube psicologicamente e un assassino spietato e freddo. Questa immagine creata appositamente per far scagliare l’opinione pubblica contro un colpevole è stata impressa nelle menti dei più”.
Sollecito ha aggiunto: “Sono laureato, sono un ingegnere informatico, da due settimane lavoro a Milano. Ho penato non poco, però, a trovare un impiego per quanto mi è capitato. Sono stato discriminato per un pregiudizio. Supero colloqui e selezioni, ma poi non mi assumono perché temono un ritorno di immagine negativo. In Inghilterra una proposta di lavoro è andata male e mi hanno scritto il motivo, cioè che la mia immagine mediatica avrebbe potuto in qualche modo danneggiare la loro immagine commerciale”.