Omicidio Denis Bergamini, per la Procura fu soffocato e poi investito: nuove richieste dell'accusa
I pm della Procura di Castrovillari presso il Tribunale di Cosenza hanno confermato la versione dell'omicidio per il caso Denis Bergamini, calciatore morto nel 1989. L'accusa
Svolta nel caso Denis Bergamini, giocatore del Cosenza Calcio morto nel 1989. A distanza di 35 anni, i pm della Procura di Castrovillari presso il Tribunale di Cosenza hanno confermato la versione dell’omicidio: il decesso dello sportivo sarebbe infatti stato causato da “asfissia meccanica violenta” e non dall’investimento di un camion, come sostenuto in un primo momento.
La morte di Denis Bergamini nel 1989
Il 18 novembre 1989 il corpo senza vita di Bergamini, che allora era un calciatore del Cosenza, fu ritrovato sulla Statale 106 nel Comune di Roseto Capo Spulico.
Inizialmente si parlò di suicidio, con il decesso dovuto all’investimento del camion guidato da un uomo, Raffaele Pisano.
La tesi fu poi rivista nel 2017, dopo i risultati delle analisi dei periti medico-legali che fecero riferimento a una “asfissia meccanica violenta“.
Venne coinvolta nell’indagine Isabella Internò, ex ragazza di Bergamini, attualmente accusata di omicidio volontario.
Le versioni di Internò e Pisano
In occasione della requisitoria dei pubblici ministeri della Procura di Castrovillari presso il Tribunale di Cosenza che si è tenuta giovedì 19 settembre, il pm Luca Primicerio ha confermato l’ipotesi di omicidio.
Le versioni fornite all’epoca dall’ex ragazza dell’atleta e dal conducente del veicolo che l’ha investito sarebbero false.
“I periti medico-legali che hanno effettuato nel 2017 gli esami sul corpo di Bergamini – ha spiegato il magistrato – ci dicono che il calciatore è stato vittima di una asfissia meccanica violenta, prima che il camion di Raffaele Pisano lo sormontasse”.
“Quindi – prosegue – le versioni di Internò e Pisano sono false. Bergamini era già morto prima che il camion arrivasse“.
Gli esami dei periti
Come riferito da Primicerio, i prelievi effettuati nel 2017 sono stati 101.
“I periti hanno condiviso tutte le attività, anche quella sull’esame della giocoforina – ha concluso -. Tutti gli esami dei periti parlano di compatibilità del corpo di Bergamini con asfissia di compressione con un mezzo soft, probabilmente una sciarpa o un sacchetto che può non lasciare segni sul collo”.