Omicidio alla periferia di Napoli, ucciso un 54enne: era stato condannato per violenza sessuale
Un uomo di 54 anni è stato ucciso in un agguato alla periferia di Napoli: aveva precedenti per droga ed era stato condannato per violenza sessuale
Omicidio a Soccavo, alla periferia ovest di Napoli. Un uomo di 54 anni, già noto alle forze dell’ordine è stato ucciso con diversi colpi di arma da fuoco. L’uomo è stato ucciso sotto casa di notte, in quello che appare un vero e proprio agguato. Indagano i carabinieri, il delitto potrebbe essere legato ad una recente condanna dell’uomo per un caso di violenza sessuale.
Agguato a Soccavo, ucciso un 54enne
L’omicidio, riporta Ansa, è avvenuto nella notte tra mercoledì e giovedì nel quartiere di Soccavo, alla periferia occidentale di Soccavo. La vittima è il 54enne Sergio Capparelli, pregiudicato noto alle forze dell’ordine del posto.
Da quanto emerso si è trattato di un vero e proprio agguato: i killer, probabilmente due, lo hanno atteso sotto casa, all’esterno dei condomini popolari di Rione Traiano, in via Marco Aurelio.
Al suo arrivo gli hanno sparato: Capparelli è stato raggiunto da sette colpi al petto e alla schiena, che non gli hanno lasciato scampo.
Le indagini
Ad intervenire sul posto attorno alle 3 di notte sono stati i carabinieri del Nucleo operativo di Bagnoli. Il personale della scientifica ha effettuato i primi rilievi e i militari hanno avviato le indagini.
Al momento gli inquirenti non escludono nessuna ipotesi. Capparelli era ben noto alle forze dell’ordine: non faceva parte della camorra, ma aveva diversi precedenti per droga ed era attualmente sotto processo per un caso di violenza sessuale.
L’omicidio potrebbe essere legato ad un giro di spaccio, oppure potrebbe trattarsi di una vendetta per la storia della violenza sessuale.
La condanna per violenza sessuale
Secondo quanto riporta Il Mattino, il 54enne era attualmente sotto processo per un caso di violenza sessuale risalente al 2017 e compiuto ai danni di una persona del posto.
Il processo di primo grado si era concluso alcune settimane fa con la sua condanna a otto anni di reclusione. I legali di Capparelli avevano fatto ricorso in appello e si era in attesa dell’avvio del processo di secondo grado.